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Anonymous, la mostra fotografica con gli scatti “da soffitta”

Una serie di fotografie trovate per caso in soffitte polverose e mercatini dell’usato delle strade della capitale

MILANO – Fotografie d’epoca dal valore inestimabile. La storia parte da due medici anonimi, che negli anni ’30-’40 hanno prestato servizio sulle navi militari italiane. Sono infatti loro i fotografi amatoriali al centro della rassegna romana di Anonymous, la mostra di Officine fotografiche curata da Elisabetta Bini, Mariella Boccadoro e Alessandra Quadri.

ANONYMOUS –  Una serie di fotografie trovate per caso in soffitte polverose e mercatini dell’usato della capitale stregano i visitatori della mostra. Si riassapora il passato, con la spontaneità del tocco retrò e amatoriale. Non si sa nulla dei due autori solo che erano due medici e non si conoscevano tra loro, entrambi però hanno viaggiato fino all’Africa orientale. La prima esposizione delle foto risale al 2012 per l’ottava edizione di FotoLeggendo dopo anni di obliò. “Foto che raccontano il colonialismo italiano attraverso immagini quotidiane, non ufficiali”, così ne parla Elisabetta Bini. La mostra comunque sarà visitabile fino al 20 gennaio 2016.

LA MOSTRA – A cura di Elisabetta Bini, Mariella Boccadoro e Alessandra Quadri l’evento cerca di ridare importanza alla testimonianza di questi due uomini che hanno esplorato e testimoniato il loro tempo. Una testimonianza imprescindibile per la ricostruzione dello stato sociale borghese italiano, dando uno sguardo alle gerarchie razziali del periodo coloniale, e infine per capire la vita al fronte dei soldati.

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