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“Solo con tutti” di Charles Bukowski: la poesia sulla solitudine umana

Charles Bukowski è una delle voci più potenti della contemporaneità. In questa poesia "Solo con tutti" descrive la voglia di vicinanza ed empatia.

Solo con tutti (Alone with Everybody) di Charles Bukowski esplora i temi della solitudine, dell’isolamento e della ricerca di un legame. La poesia si apre con una cruda rappresentazione del corpo umano, riducendolo alle sue componenti di base: carne, ossa, mente e potenzialmente un’anima.

Charles Bukowski mette in scena il disastro dei rapporti umani e sociali. Il vero legame appare impossibile, tutti gli esseri umani sono condannati a un’esistenza solitaria e isolata. 

Solo con tutti è caratterizzata da una visione pessimistica e disillusa della vita, attraverso l’uso di un linguaggio schietto e spesso volgare. In essa però emergono l’esplorazione di temi importanti come la solitudine, la dipendenza e la ricerca di sé stessi.

Alone With Everybody è una poesia tratta dalla sua raccolta di poesie Love is a Dog from Hell, pubblicata nel 1977. In Italia il libro ha il titolo L’amore è un cane che viene dall’inferno ed è pubblicato da Guanda.

Leggiamo la poesia di Charles Bukowski per apprezzarne il significato.

Solo con tutti, la poesia di Bukowski 

la carne copre l’osso
ed essi ci mettono una mente
dentro e
a volte un’anima,
e le donne spaccano
vasi contro le pareti
e gli uomini bevono troppo
e nessuno trova l’uno
ma continuano a cercare
strisciando e dentro e fuori dai letti.
La carne copre
l’osso e la
carne cerca
per più della carne.

non c’è nessuna possibilità:
siamo tutti intrappolati
in un destino singolare.

nessuno trova mai quello giusto.

le discariche della città piene
gli sfasciacarrozze pieni
i manicomi pieni
gli ospedali pieni
i cimiteri pieni

nient’altro si riempie.

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Alone With Everybody, Charles Bukowski

the flesh covers the bone
and they put a mind
in there and
sometimes a soul,
and the women break
vases against the walls
and the men drink too
much
and nobody finds the
one
but keep
looking
crawling in and out
of beds.
flesh covers
the bone and the
flesh searches
for more than
flesh.

there’s no chance
at all:
we are all trapped
by a singular
fate.

nobody ever finds
the one.

the city dumps fill
the junkyards fill
the madhouses fill
the hospitals fill
the graveyards fill

nothing else
fills.

Il significato di Solo con tutti

Solo con tutti di  Charles Bukowski esprime il concetto di solitudine che gli esseri umani avvertono anche quando sono in compagnia.

È l’essenza dell’uomo che prima viveva la solitudine interiore della metropoli (tipica del contesto in cui l’autore scrisse la poesia) e adesso devo vivere sui social e attraverso la digitalità. 

Possiamo parlare della “meta-umanità”, ovvero di quella generazione che ha perso il senso delle relazioni materiali, reali per abbracciare il concetto del virtuale, dell’artificiale, del metaverso.

La nostra naturalmente è una licenza interpretativa per contestualizzare il poema di Charles Bukowski nella realtà e nel contesto sociale attuale. 

Il titolo stesso del componimento collega immediatamente il lettore al significato e alla sensazione di essere “Solo con tutti”. La maggior parte delle persone, una volta o l’altra, si è sentita sola anche se era in compagnia.

Siamo solo carne che copre le ossa, anche se abbiamo una mente e un’anima

All’inizio della poesia Bukowski afferma di non non sentirsi che “carne che copre le ossa”. Come tutte le persone che lo circondano, atomi abbandonati in loro stessi. Ed in questi corpi “hanno messo una mente e a volte un’anima”.

Con tono malinconico, emerge dalla poesia la mancanza di senso e di speranza nell’umanità. Le donne sono ritratte mentre esprimono questo sentimento con esplosioni di rabbia. Gli uomini, invece, anestetizzano il loro abbandono bevendo fino a perdere la loro sobrietà.

Bukowski fa emergere il desiderio di trovare una persona con cui vivere la vita e donarsi l’un l’altro spiritualmente, emotivamente e fisicamente.

Ma, “nessuno trova quella persona”. Invece,  si continua a passare da una persona all’altra, “strisciando dentro e fuori dai letti” e continuano a sentirsi soli.

D’altronde, la convinzione del poeta è che “gli esseri umani non sono altro che carne che copre le ossa, per istinto alla ricerca di altra carne.” Non sembra esserci alcuna possibilità di un legame umano significativo.

Abbiamo bisogno di interazione…con gli altri 

Solo con tutti evidenzia la mancanza di autentiche, vere interazioni umane. Sebbene ci si ritrova insieme agli altri, come suggerisce il titolo, non si riesce a trovare nessuno con cui condividere la propria vita. Non si riesce mai a trovare “quello giusto”.

Quanta solitudine, quanta amarezza, quanta “verità” ci sono nelle parole di Charles Bukowski. Il poeta americano nel suo stile tocca un tema di grandissima attualità. 

Henry Chinaski conosceva la solitudine della metropoli e di una vita al limite, che sembra anticipare l’assoluta inesistenza di relazioni vere proposte dalla nostra società. 

L’umanità sembra non voler mai imparare nulla, se non farsi sempre più male. L’uomo è un essere sociale e come tale ha bisogno di relazioni. Se queste non ci sono subentra il declino, l’alienazione, la follia. 

Il finale di “Alone with Everybody” è certamente interessante. Il poeta è alla ricerca di colmare un vuoto che sente nella sua vita. Questo vuoto, secondo lui, è la mancanza di una persona con cui condividere la sua vita.

Perde la speranza che il vuoto possa essere colmato. Non ha mai visto questo vuoto colmarsi nella vita di qualcuno, e di certo non l’ha mai sentito colmarsi nella sua.

Si sente vuoto e desolato. Tutto sembra svuotarsi. L’unica cosa che invece continuano a riempirsi sono le discariche, gli sfasciacarrozze, i manicomi, gli ospedali e i cimiteri.

Ciò che rimane vuoto e solo continua ad essere il cuore umano. Conclude dicendo che “nient’altro si  riempie”. E così termina la sua poesia con la stessa sensazione di assoluta mancanza di senso con cui era iniziata. 

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