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E/O editore dice no ad Amazon

La casa editrice di Elena Ferrante interrompe la vendita dei suoi libri su Amazon, a causa delle condizioni di vendita troppo onerose

MILANO –  Un tasso di interesse eccessivamente elevato per la vendita dei libri, concorrenza sleale nei confronti dei piccoli editori e un sistema di vendita monopolistico sono solo alcune delle condizioni che hanno portato a interrompere il legame tra la casa editrice e il colosso dell’e-commerce.

Le motivazioni del no ad Amazon

E/O editore dichiara che la forte concorrenza operata dalla multinazionale penalizza le piccole librerie e costituisce una sorta di monopolio per i piccoli editori che, pur di vendere i loro libri, accettano condizioni economiche eccessivamente onerose dovute ad Amazon. Il dato esatto sulla percentuale sulla vendita non è noto ma si parla di circa il 50% del prezzo di copertina. L’editore sostiene quindi che Amazon stia portando a un “ impoverimento economico e culturale del territorio.”  Amazon poi spesso offre sconti elevati sulla vendita dei libri, sino al 20-30% in alcuni casi, spingendo i consumatori ad acquistare sul sito e non nelle librerie, che , secondo E/O sono destinate a scomparire.

La risposta di Amazon

Amazon, in seguito alle accuse mosse dalla casa editrice , ha deciso di sospendere la vendita dei libri firmati E/O rendendo all’editore le copie rimaste invendute in magazzino. È comunque possibile acquistare i libri dell’editore , ma tramite soggetti terzi, con un inevitabile aumento del prezzo, a cui si aggiunge quello di spedizione e il tempo di spedizione.  L’editore, in seguito alla sospensione, accusa Amazon  di avere “ una posizione dominante nel mercato del libro” andando a costituire un rischio, concreto,  persistente e quotidiano alla libertà di espressione. E/O conclude le sue critiche ad Amazon  dicendo che le case editrici richiedono margini di guadagno più elevati, per potere investire su giovani autori emergenti e con i tassi di interesse richiesti da Amazon vi è il concreto rischio della scomparsa non solo dei piccoli autori, ma anche delle case editrici, che si vedono sottrarre i guadagni da Amazon e le sue pratiche commerciali scorrette.

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