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Perché “Viva la danza” di Roberto Bolle è stato un successo in tv

Lo show di Roberto Bolle, andato in prima serata su Rai 1 il 29 aprile in occasione della Giornata Internazionale della Danza, è stato un successo di pubblico. Scopriamo il motivo.

Lunedì 29 aprile a vincere la sfida dei telespettatori in prima serata è stato “Viva la danza“, lo speciale di Roberto Bolle dedicato al balletto su Rai1, che ha inchiodato al video 2.334.000 appassionati raggiungendo il 14.1% di share.

Un successo di pubblico, che ancora una volta dimostra come puntare su arte e cultura sia una scelta vincente.

Viva la danza

Lo show di Roberto Bolle è andato in onda in prima serata su Rai 1 il 29 aprile in occasione della Giornata Internazionale della Danza.

Lo spettacolo evento, voluto da Rai e dal ministero della Cultura e ideato da Roberto Bolle per celebrare l’arte della danza in Italia, è stato innanzitutto una grande festa di tutti i generi di ballo, un grande gala realizzato al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino di Firenze, uno dei teatri più grandi del mondo, gioiello di innovazione.

Il format – originale e pensato ad hoc dall’Étoile per l’occasione – prevedeva al centro un grande gala strutturato come se fosse il celeberrimo “Roberto Bolle and Friends”, lo spettacolo con il quale Bolle ha incantato i palchi più prestigiosi e suggestivi del mondo.

Dal Gala sono mutuati i grandi interpreti – alcune delle stelle più lucenti del panorama tersicoreo internazionale da Melissa Hamilton a Daniil Simkin, dall’Étoile del Teatro alla Scala Nicoletta Manni a Tatiana Melnik, da Timofej Andrijashenko a Virna Toppi, Toon Lobach, Fumi Kaneko proseguendo con il giovane talento italiano in forze al Royal Ballet di Londra, Marco Masciari, a William Bracewell fino ad Aterballetto, alla MM Contemporary Dance Company e agli allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala – e l’alternanza imprevedibile ed ammaliante di pezzi provenienti dal repertorio più classico mescolato a quello più contemporaneo.

Non solo danza classica

Ma non c’è stata solo la danza classica, sono molti i generi rappresentati che hanno animato il teatro. Ogni tipo di danza, dall’hip hop allo swing, dal latinoamericano al tip tap, in ogni angolo del Maggio Musicale Fiorentino. Il racconto si è arricchito poi di molti filoni narrativi intrecciati che hanno reso lo show una celebrazione allegra e sorprendente: c’è stato il dietro le quinte dove non solo si sono incontrati gli artisti un attimo prima dell’esibizione, ma dove si sono intrecciati anche racconti e storie di danza e di vita e i meccanismi del teatro e i suoi “abitanti”, un piccolo mondo magico con le sue regole.

Allo sguardo frontale della televisione si è inoltre aggiunto quello più intimo e insieme sregolato dell’occhio di una telecamera destinata a fare riprese per un documentario e quindi impegnata a catturare lo spirito della danza nella sua massima espressione, capace di far entrare lo spettatore in un mondo fantastico, poetico e insieme divertente e fuori dagli schemi.

Roberto Bolle e i valori della danza

Primo Ballerino della Scala, Principal Dancer dell’American Ballet Theatre di New York e Guest Artist del Royal Ballet presso la Royal Opera House del Covent Garden di Londra: sono solo alcuni dei traguardi più importanti raggiunti da Roberto Bolle nel corso della sua carriera, grazie al talento e all’enorme impegno profuso fin dai primi anni dell’infanzia.

A lui il merito, come già accaduto a Capodanno con “Danza con me”, di portare l’arte della danza ed i suoi principali protagonisti nelle case degli italiani.

“Mi congratulo con Roberto Bolle per il bellissimo spettacolo di ieri sera su Rai1 – ha dichiarato il Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi – Ha saputo comunicare i grandi valori della danza, con stile elegante e proprietà di contenuti. Quei 2.334.000 spettatori sintonizzati su Rai1 non rappresentano solo il dato di ascolto più alto della serata televisiva, con un risultato eccezionale sulla fascia di pubblico più giovane, ma anche un forte incoraggiamento per il nostro impegno sull’arte del ballo”.

 

 

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