racconto d’estate
Mercato: città del Guatemala Chi mi conosce sa che amo viaggiare, adoro conoscere posti e realtà nuove. Colgo ogni occasione per potermi immergere nella quotidianità di un paese diverso dal mio e con avidità cerco di scoprire e comprendere il più possibile i suoi usi e costumi. Purtroppo però il tempo è sempre poco e le cose che vorrei fare sono sempre tantissime ma, ho scoperto che IL MERCATO è una tappa alla quale non posso proprio rinunciare. Sono convinta che passeggiare per le vie che lo attraversano, ammirare i prodotti locali, osservare le persone che lo frequentano e lasciarsi Read more...
Vivo in uno dei posti più belli d’Italia, la Campania, precisamente nella Piana del Sele. Da una parte il mare, dall’altra le montagne. Lungo la costa c’è un’ampia fascia pinetaria, che va da Battipaglia ad Agropoli, per quasi trenta chilometri. Come in tutto il mondo, rifacendomi al titolo del tuo libro, si può dire che coesistono due realtà totalmente opposte, in questo caso effettivamente parallele e contigue, dove spiaggia = famiglie, bambini, divertimento; pineta = posto di acchiappo gay. E spesso ci sono intrecci fra di loro. D’estate univo l’utile al dilettevole. Prima il bagno e un po’ di sole, Read more...
Sei in ferie o in città e ami scrivere? Quest’estate su Libreriamo potrai raccontare le tue storie, reali o di fantasia, e vederle pubblicate online. Inviaci il tuo racconto breve
Buio, buio più totale. Arrancavo nel buio, dopo essermi svegliata sul pavimento di un posto qualsiasi, non sapevo esattamente dove mi trovassi, sapevo solo di non esserci arrivata da sola. Per quanto potessi vedere sembrava un luogo molto polveroso, a giudicare dalla polvere sul pavimento che mi aveva fatto starnutire almeno dieci volte negli ultimi cinque minuti. Provai a trascinarmi, senza forze, in un punto indefinito solo per scoprire altro della stanza, ma quello che trovai fu solo una sedia tutta rotta, abbandonata vicino al muro freddo. Dopo poco ci rinunciai ed appoggiai la testa sul muro per sostenerla, non Read more...
La cura delle numerose e rigogliose piante che ornavano i tre grandi terrazzi della sua casa era stata la grande passione di Maria. Quei giardini pensili si erano arricchiti nel corso degli anni con esemplari di piante e arbusti che lei riportava da luoghi vicini o lontani, meta delle sue passeggiate o dei suoi viaggi. Dovunque andasse Maria ritornava con una piantina, sradicata dalla riva di un fiume, da un giardino pubblico, da un bosco, dalle fessure di antiche rovine. Tornata a casa, sistemava i suoi piccoli tesori in un vaso e poi curava le piantine per il piacere di Read more...
Il canto del gallo, la cosa più detestabile per chi, come me, non ne vuole sapere di iniziare una nuova giornata. Che poi di nuovo cosa c'è? Niente, proprio come sono solita rispondere a chi mi fa domande sulla mia piatta vita. Piatta...perché dire già sottoterra sarebbe un contro senso con il termine stesso di vita, a meno che...io non sia un verme. Uhm...mi differenzia solo il fatto che non striscio, però sono umidiccia. Rocco, tutta colpa sua!.Mi lava il viso per farsi portare fuori. Almeno lui ha degli obiettivi: fare la pipì, mangiare, bere. In realtà sono bisogni primari, Read more...
E' successo in un attimo. All’improvviso e senza che me ne rendessi conto. Mentre, scansando una Citroen Xsara grigia, pensavo a Claude. Era la stessa automobile che aveva lui. Uno schianto assordante. La folla che mi ha circondato e la voce disperata di qualcuno che gridava - E’ morta. L’ultima cosa che ho visto è stata la faccia cerea e stravolta dell’uomo che mi ha tolto gli occhiali da sole. Sono un medico, ha gridato, allontanatevi. Mi ha toccato il polso e la giugulare - Non c’è più niente da fare. Mi hanno messo nell’ambulanza senza la mia borsa, quella Read more...