Libri

11 Aprile 2020

In estate, d'inverno, in aereo o sul divano di casa, un buon lettore ha sempre bisogno di sei oggetti durante la lettura. Quali? Scopriamolo insieme!   Una matita Serve per sottolineare le frasi più belle, i paragrafi che più ci hanno colpiti. E, magari, per fare qualche annotazione a margine.   Una gomma per cancellare Per cancellare righe di sottolineatura ondulate o storte, oppure per modificare quello che abbiamo annotato.   Un evidenziatore Un evidenziatore sottolineerà quelle frasi che per noi sono come poesia, quelle che ci sono rimaste nel cuore, quelle che abbiamo subito imparato a memoria. Insomma, quelle Read more...

11 Aprile 2020

Mi presto il tuo libro? È la domanda più temuta da ogni lettore. Di solito i lettori sono gelosi dei propri libri e poi, si sa, se presti un libro, rischi che si offenda e non torni più... Raramente si può fare un'eccezione, cedendo per un breve (molto breve) periodo un caro amico di carta e inchiostro a una persona fidata. Ma è proprio una rara eccezione... Solitamente il lettore non presta e propri libri. Anche se purtroppo ci può capitare di ricevere una richiesta di prestito magari proprio da qualcuno a cui non cederemmo mai i nostri tesori di Read more...

11 Aprile 2020

Per il nuovo anno mi è venuta un’ispirazione: scrivere un diario di lettura! Un’attività interessante che servirà a tenere sempre presente un libro, anche anni dopo averlo letto. Ecco come dovrebbe essere secondo me il diario di lettura perfetto e come realizzarlo.   Scegliete un quaderno a righe o con le pagine bianche, magari uno di quelli con la copertina rigida e il segnalibro incorporato. Scegliete un colore a tinta unita oppure una fantasia che vi mettano buonumore e allegria, così sarete più tentati di prenderlo e scriverci dentro! Disegnate su un foglio bianco la scritta “Diario di lettura di...” Read more...

11 Aprile 2020

Lavoro, scuola, casa, palestra e mille altri impegni quotidiani sembrano esistere apposta per impedirci di leggere. Ma il vero lettore non si scoraggia davanti a niente e sfrutta ogni momento della giornata per portare avanti le proprie letture, curioso di conoscere la storia di carta e inchiostro che ha scelto in quel momento. Ecco dunque dieci ritagli di tempo da sfruttare leggendo.   A colazione Mentre il caffè, il latte o il tè sono sul fuoco; mentre li sorseggiamo, mordendo poi una fetta biscottata con la marmellata sopra o gustando qualche biscotto; mentre ci concediamo qualche minuto di calma prima Read more...

11 Aprile 2020

Criticati, odiati, amati o presi ad esempio. I giornalisti informano il pubblico facendo del loro meglio. A volte sbagliando e correggendosi di conseguenza. Ma spesso a loro vengono fatte domande che non vengono rivolte a chi fa altri mestieri, come se il loro lavoro venisse messo in dubbio, insieme alle loro competenze. Esistono almeno dieci domande che spesso vengono fatte ai giornalisti e che lì per lì fanno sorridere. Certo, a lungo andare potrebbero far perdere la pazienza, ma un professionista è tale anche perché sa controllarsi e capire la situazione. D’altra parte, questa è la dura vita del giornalista. Read more...

11 Aprile 2020

Cosa chiede un lettore per l’anno nuovo? Fondamentalmente chiede cinque semplici cose.   Più tempo per leggere Tra lavoro, studio e impegni di vario genere, un lettore auspica sempre di avere più tempo da poter dedicare alla lettura.   Libri interessanti Spesso cominciamo a leggere un libro per curiosità, perché abbiamo già letto qualcosa dello stesso autore, perché abbiamo letto recensioni positive di un libro o perché ce lo hanno consigliato. Ma non si può mai sapere prima se quel libro davvero ci piacerà. L'auspicio è dunque di scegliere il libro giusto, quello che ci lascerà qualcosa dentro.   Libri Read more...

11 Aprile 2020

"La meccanica del cuore". Un titolo molto discusso questo. Chi si scaglia completamente a favore e chi invece lo scredita, stolti che non riconoscono la poesia, i secondi. Io non saprei come definire questo libro se non una fiaba. Una fiaba un po' alla Tim Burton come l'hanno definita in molti e non posso che dargli ragione. C'era una volta in cima a una collina una casa dove una signora faceva nascere i bambini delle poco di buono, ma era anche una dottoressa e un po' una strega. Un giorno, il giorno più freddo del mondo la signora Madeleine aiuta Read more...

11 Aprile 2020

Ci sono persone a cui inizi a voler bene leggendo le pagine che hanno scritto. Capita di frequente che un buon lettore si innamori delle parole di uno scrittore e voglia leggere ancora di lui e se il primo libro è una festa, lo è ancor di più l’attesa per quelli che verranno. Così è accaduto per me con Daniela Palmieri: le atmosfere dense intrise di Sud de “La cerva” (Besa 2010) hanno avuto il sapore autentico di una rivelazione, le pagine de “L’ultima volta che sono stato felice” (Besa 2012) mi hanno poi letteralmente conquistata: una penna acuta e Read more...

11 Aprile 2020

“Romanzo dall’incipit infuocato. Leggerò con avida curiosità”, ha affermato Michele Mirabella dopo aver apprezzato le prime pagine del nuovo libro di Giuseppe Pascali  “La maledizione di Toledo”, Lupo editore. La stessa cosa ho pensato io, quando ho preso tra le mani questo romanzo storico dalla splendida copertina e dal titolo incisivo. Ne ho subito all’istante il fascino profondo, eppure, al tempo stesso, ero timorosa di addentrarmi nelle sue dense atmosfere ambientate nella Spagna del XVII secolo. Il tempo in cui si  mandavano al rogo le donne accusate di stregoneria, tempo di Inquisizione, sospetti, superstizioni. Di autodafé e terrore, perché le Read more...

11 Aprile 2020

Scrivo pagine intrise di mare e con le radici a Sud, nel mio Sud. Quello dimenticato dei Poeti, quello che ora va di moda. Riscopre la Taranta  e s’inventa l’industria del divertimento, il mio Sud, perché altre industrie qui non ce ne sono, e i laureati vanno a lavorare al Nord e all’estero, sempre che non vogliano mettere una laurea nel cassetto e campare alla giornata, tanto qui vivere costa meno che altrove. Scrivo come hanno fatto tanti prima di me, perché non si inventa niente e i luoghi dell’anima ci respirano dentro: ci appartengono e noi appartiamo a loro, Read more...