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Perché il nuovo ponte di Genova si chiama San Giorgio

Il nuovo ponte di Genova che sarà inaugurato oggi, 3 agosto 2020, a quasi due anni dal crollo del Ponte Morandi, si chiamerà Ponte San Giorgio. Ma perché si chiama così?

Il nuovo ponte di Genova che sarà inaugurato oggi, 3 agosto 2020, a quasi due anni dal crollo del Ponte Morandi, si chiamerà Ponte San Giorgio. Ma perché proprio San Giorgio? Si tratta di un santo molto caro ai genovesi. Infatti, nonostante il patrono della città sia San Giovanni Battista, che protegge le navi dalle tempeste in mare, la popolarità di San Giorgio risale all’epoca delle Crociate.

San Giorgio, il santo della croce rossa

San Giorgio a cavallo, con una lancia in mano, che uccide il drago, e il suo stemma, la croce rossa in campo bianco. Due figure molto conosciute a Genova, tanto che il celebre santo è il simbolo della città ed è spesso associato alla nostra “Superba”. Eppure, il santo patrono della città è San Giovanni Battista, che protegge le navi dalle tempeste in mare, e le cui reliquie furono reperite proprio dai genovesi in Asia Minore durante il rientro dalla Prima Crociata.

Perché è il simbolo di Genova

Bisogna risalire anche qui all’epoca delle Crociate. In particolare nel 1098 in Turchia i crociati vennero soccorsi dai genovesi che ribaltarono l’esito dello scontro e favorirono la presa di Antiochia, prima ritenuta inespugnabile. In questo contesto, si narra che San Giorgio (vissuto nel 200 d.C.) apparve ai combattenti cristiani, con numerose bandiere in cui campeggiavano croci rosse in campo bianco. Per questo i genovesi sono molto legati a questo santo, che apparve proprio al termine di una battaglia nella quale il loro intervento era stato decisivo. Tanto che Genova, oltre ad adottare lo stemma del Santo, intitolò a San Giorgio un ordine cavalleresco militare.

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