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L’amore affettuoso di Levin e Kitty in “Anna Karenina”

Oltre alla storia d’amore tra i protagonisti Anna Karenina e Vronskij, il romanzo di Tolstoj racconta anche quella tra Levin e Kitty

Oggi vogliamo parlarvi dell’amore tra Levin e Kitty, coprotagonisti in “Anna Karenina”, uno dei romanzi russi più famosi dell’Ottocento. Scritto da Lev Tolstoj, “Anna Karenina” racconta una storia tormentata e controversa, ma ben calata nel contesto sociale coevo all’autore. L’amore è uno dei temi centrali del romanzo e viene affrontato in tre storie principali: quella dei protagonisti Anna Karenina e Vronskij, la relazione tra il fratello di Anna, Stepan, e Dolly e quella tra Levin e Kitty. 

Levin e Kitty

Levin è un uomo orgoglioso e geloso, amico d’infanzia di Stiva e proprietario di una grande azienda agricola, un esperto di economia rurale e convinto dell’utilità del lavoro nei campi. Kitty, deliziosa e tranquilla ragazza dal carattere sincero e determinato, è la sorella di Dolly, cognata di Anna Karenina e moglie dell’infedele Stiva, una ragazza graziosa e ragionevole che riceve una dichiarazione d’amore dal timido e serio Konstantin Levin. Kitty però è anche corteggiata anche da Aleksandr Vronskij, ricchissimo e seducente aiutante dell’imperatore con molte relazioni mondane, per lui Kitty respinge con dispiacere Levin che ne soffre grandemente.

L’incontro dopo il rifiuto

Vi riportiamo il brano con la descrizione dell’incontro decisivo tra Levin e Kitty in casa di Stiva e Dolly. «Non c’era nulla di straordinario in quello che diceva, ma egli trovava un significato che non si poteva esprimere in parole in ogni sillaba, in ogni movimento delle labbra, negli occhi, nelle mani di lei, vi trovava una fiducia, una carezza che implorava il perdono, una promessa, una speranza, e l’amore del quale oramai non poteva più dubitare. Levin si sentiva come se gli fossero cresciute le ali […]

Fra lei e Levin era cominciata una conversazione […] era qualcosa d’intimo, di misterioso che li avvicinava sempre più e li rendeva felici e insieme atterriti dinanzi all’ignoto nel quale entravano […]

Egli vide soltanto quegli occhi chiari, sinceri, spaventati dallo stesso radioso amore che riempiva tutta l’anima di lei. Essa si fermò tanto vicino a lui che quasi lo toccava. Alzò le mani e gliele posò sulle spalle, dandosi tutta in quel gesto timido e pieno di gioia. Egli l’abbracciò e premette le labbra sulla sua bocca che cercava quel bacio.»

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Anna Karenina è il capolavoro di Lev Tolstoj. Scopriamo insieme gli insegnamenti d’amore che possiamo imparare da Anna e il conte Vronskij.

Un matrimonio basato sull’affetto

Dopo lo screzio avvenuto a causa di Vronskij, che poi sceglierà Anna, Levin e Kitty si ritrovano. Tra di loro nasce, anzi, si rafforza un affetto delicato e pieno di rispetto. Decidono di sposarsi e condividono tutto. Nasce così una rara storia d’amore tra de persone che non decidono di unirsi per interesse ma grazie ai sentimenti. Seppur l’ambiente e le circostanze vogliano che Levin sembri disinteressato al bambino e che consideri sciocchi certi aspetti della moglie, con la loro storia, assistiamo attentamente anche alla loro crescita. La scelta quasi naturale di lasciare da parte le passioni superficiali per dare maggiori attenzioni alla famiglia da parte di entrambi e un innamoramento dolce e sempre in crescendo.

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