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I “Leoni di Sicilia”, 5 tappe alla scoperta dei luoghi dei Florio

Da Via dei Materassai alle cantine di Marsala, ecco un itinerario per scoprire i luoghi dei Florio, i "Leoni di Sicilia", a cui è stata dedicata anche una mostra fotografica.

Il fenomeno “Leoni di Sicilia” colpisce ancora: dopo l’inenarrabile successo dei libri nati dalla penna di Stefania Auci, anche la serie tv diretta da Paolo Genovese e ispirata ai romanzi dell’autrice fa numeri da record.

I Florio sono tornati a rivivere grazie alla serie di Stefania Auci, che ha innescato un meccanismo di riscoperta di una famiglia che è stata illustre e di cruciale importanza anche in ambito internazionale, e di cui, nonostante ciò, in molti si erano dimenticati.

Ci sono luoghi che più di altri conservano la memoria dei “Leoni di Sicilia” e delle loro numerose attività, fornendoci la chiave per conoscere più da vicino una storia che sa di fortuna, forza, coraggio e intraprendenza, ma anche di paure e insicurezze.

Oggi vi portiamo nella parte occidentale della Sicilia, nei dintorni di Palermo, alla scoperta di 5 luoghi che raccontano la storia dei Florio. Fra strade strategiche, villini in stile liberty e affascinanti cantine, c’è anche una mostra fotografica, appena inaugurata, tutta da gustare.

5 tappe alla scoperta dei luoghi dei “Leoni di Sicilia”

1. Via Materassai, 53 e la mostra fotografica per scoprire i Florio

Nel cuore della Vuccirìa si estende una strada stretta che, dal fascino decadente, non reca più testimonianze di ciò che fu un tempo. Via Materassai è stata il centro propulsore da cui è partita l’ascesa dei “Leoni di Sicilia”.

Da quel piccolo edificio sito al numero civico 53, adibito in aromateria, i Florio hanno dato inizio alla loro fortuna attraverso il commercio delle spezie e, soprattutto, della china che, infatti, è presente anche nello stemma di famiglia.

Degli antichi fasti di via Materassai, oggi non rimane molto. Ci si può soltanto immaginare quanto questa strada pullulasse di gente e di profumi esotici nel tempo in cui i “Leoni di Sicilia” si attestavano, qualche anno dopo il loro arrivo dalla Calabria, come i maggiori importatori di spezie del palermitano.

Proprio in via Materassai, lo scorso 15 novembre è stata inaugurata una mostra dedicata ai Florio e alla riscoperta della stradina che li ha accolti per tanti anni: “Via Materassai – I Florio” è il percorso espositivo curato dall’architetto Claudia Fiore e ospitato negli spazi di Nova che permette al visitatore di scoprire, attraverso 12 fotografie di cui alcune inedite, l’affascinante storia dei “Leoni di Sicilia”.

2. L’Olivuzza, una delle dimore in stile Liberty più belle di Palermo

A soli 2 km di distanza da via Materassai è possibile ammirare un altro dei luoghi cardine della storia dei Florio: l’Olivuzza, meraviglioso esempio di architettura liberty voluto da Vincenzo e progettato dal talentuoso Ernesto Basile.

Il gioiello dell’Art Nouveau, che oggi si staglia imponente su una strada asfaltata e ricoperta di edifici, ai tempi sorgeva nel mezzo di un parco incontaminato. L’Olivuzza era il rifugio prediletto di Vincenzo, un posto dove si sentiva libero di esprimere se stesso e dove, nel corso dei decenni, furono innumerevoli le visite degli uomini e delle donne illustri.

3. Villa Igiea e la Tonnara all’Arenella

Rimaniamo in zona e avviciniamoci al mare. A circa 4 km di distanza dall’Olivuzza sorgono due importanti edifici che raccontano un importante tassello della storia dei Leoni di Sicilia.

Contemplando Villa Igiea dall’esterno, si resta stupiti e un po’ intimoriti dall’aura di severità che emana, con le torrette e i merli che ricordano una fortezza. L’architettura, che oggi ospita un importante hotel di lusso, venne acquistata da Ignazio Florio Jr. e da una cordata di imprenditori da lui rappresentati con l’idea di farne un fastoso sanatorio.

Il progetto, così come era stato concepito dall’erede dei Leoni di Sicilia, non vide mai la luce per via di alcune criticità tecniche. Fu allora che Villa Igiea venne convertita in hotel di lusso.

Inaugurata nel 1900, la Villa divenne il luogo prediletto da Ignazio e dalla moglie Franca, che vi vissero per diverso tempo ospitando personaggi illustri del mondo della cultura e della politica internazionale.

Di tutte le tappe dell’itinerario alla scoperta del mondo dei “Leoni di Sicilia”, Villa Igiea è quella in cui dimensione pubblica e privata si mescolano con maggiore veemenza.

A pochi metri di distanza sorge quella che un tempo è stata la prima tonnara dei Florio; il luogo in cui i Leoni di Sicilia hanno diversificato le loro attività con l’idea del tonno in scatola, colpo di genio di Vincenzo che nel 1830 acquistò e ristrutturò la tonnara, dove oggi convivono una struttura ristorativa e un museo dedicato alla famiglia più illustre di Palermo.

4. La Tonnara e il villino di Favignana

Rimaniamo in tema ma ci spostiamo nella caratteristica Favignana per scoprire il seguito della storia iniziata da Vincenzo.

Era il 1841 quando Vincenzo Florio decise di prendere in affitto la tonnara della piccola isola dell’arcipelago delle Egadi e di ristrutturarla e adeguarla alla lavorazione del tonno sott’olio.

Innamorato delle atmosfere accoglienti e riservate del luogo, Vincenzo non poté far a meno di chiedere allo stesso architetto che stava seguendo i lavori della tonnara, Giuseppe Damiani Almeyda, di ideare una dimora estiva per sé e la sua famiglia.

Fu così che nacque Palazzo Florio, stupendo edificio in stile liberty che oggi ospita un bel museo dedicato ai Leoni di Sicilia, il Consiglio comunale, l’ufficio turistico e la biblioteca e che, insieme a una delle tonnare più grandi del Mediterraneo, costituisce un pezzo fondamentale della storia di Favignana.

5. Le Cantine Florio a Marsala

Terminiamo il nostro viaggio alla scoperta dei luoghi dei Leoni di Sicilia a Marsala, graziosa località che racconta un altro tassello della fortuna e della lungimiranza imprenditoriale di Vincenzo: le Cantine Florio.

C’è stato un tempo in cui tutto ciò che veniva immaginato e toccato da Vincenzo diventava oro. Così è stato per quel vino liquoroso, che oggi tutti conosciamo come Marsala, che prima di essere prodotto e rivenduto dai Leoni di Sicilia arrivava solo al mercato inglese. In breve tempo, Vincenzo riuscì a imporsi sui concorrenti stranieri e a rendere il Marsala uno dei prodotti enogastronomici più amati d’Italia.

Non potete perdervi, perciò, una visita alle Cantine Florio, che ancora oggi conservano il fascino del secolo scorso e sono testimonianza di come un sogno possa diventare realtà.

vincenzo florio
Vincenzo Florio a vent’anni
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