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“Ti porterei nel mio mondo”, la commovente poesia sulla disabilità

In occasione della Giornata internazionale della disabilità vi proponiamo “Ti porterei nel mio mondo”, una poesia che commuove.

Domani, 3 dicembre, si celebra la Giornata internazionale della disabilità. Per l’occasione, abbiamo pensato di proporvi “Ti porterei nel mio mondo“, una toccante poesia scritta da Vincenzo, ragazzo affetto da distrofia muscolare che amava la vita e la poesia.

Era un giovane pieno di interessi, appassionato di ingegneria aerospaziale. La poesia, insieme alla storia di Vincenzo e tanti approfondimenti sul mondo della disabilità, è fruibile sul sito Ability Channel.

Il comunicato del Ministero

La Giornata internazionale della disabilità costituisce una preziosa occasione per ritornare a un tema importante e delicato come quello della difesa dei diritti delle persone affette da disabilità.

La sensibilizzazione della collettività, così come la volontà di approcciarsi a un mondo che troppo spesso rimane celato ai nostri occhi, rappresentano i motivi da cui è nata la ricorrenza, che anche il Ministero intende celebrare:

“Il 3 dicembre di ogni anno ricorre la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità istituita dall’ONU nel 1992. Nel 2006, la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità ha sottolineato l’esigenza di difendere e salvaguardare, anche attraverso la ricorrenza del 3 dicembre, la qualità della vita delle persone con disabilità rispetto ai principi di uguaglianza e partecipazione alla sfera politica, sociale, economica e culturale della società.

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito intende celebrare questa giornata ribadendo tali principi, al fine di garantire pari opportunità e assenza di discriminazioni e promuovendo la consapevolezza in merito alle diverse forme di disabilità”.

La poesia che ci salva

Leggendo le parole semplici ed emozionanti di “Ti porterei nel mio mondo”, riceviamo la conferma di quanto sia importante la poesia nelle nostre vite.

Attraverso questi versi, Vincenzo ha trovato un canale incisivo per estroflettere il suo mondo interiore, per esprimere tutto quello che nella vita di tutti i giorni non è facile trasmettere.

Forse è per questa ragione che “Ti porterei nel mio mondo” è così forte: sembra quasi che questa poesia contenga l’anima di Vincenzo.

“Ti porterei nel mio mondo”

Ti porterei nel mio mondo
dove il bene è una sfumatura del male
ove vi è una guerra perenne tra demoni e angeli
dove la luce dell’insicurezza illumina i paesaggi
dove la luce delle stelle illumina le notti
questo mondo è dentro me

Ti porterei con me
per farti vedere che anche nel mio mondo crescono fiori
per farti sentire i pianti dei bambini che nascono anche qui
per mostrarti che anche un angelo ed un demone possono amarsi
per mostrarti quel che c’è dentro me
solo dentro me

Ti porterei con me
per farti sentire il freddo di questo mondo
per farti vedere le distese di ghiaccio di qui
per farti vedere che in queste lande ghiacciate una fiaccola c’è
una piccola luce di speranza c’è
il tepore di questo piccolo fuoco ti farei assaporare
il tepore che è dentro me
solo dentro me

Non potrai mai spegnerlo
perché è dentro me
solo dentro me…

La meraviglia che non ci aspettiamo

“Ti porterei nel mio mondo” è una poesia che porta con sé la meraviglia della vita e della voglia di vivere.

La condizione di vita del suo giovane autore è drammatica: la distrofia muscolare è una malattia degenerativa che a lungo andare porta a gravi forme di disabilità.

Eppure, la forza esplode tra le parole, illumina il lettore con un’energia commovente.

Spesso ci capita di pensare che una persona malata o disabile sia finita, triste e affranta.

Il dolore, ovviamente, è presente; ma la vita cambia la sua prospettiva e il mondo si vede con colori diversi.

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