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La poesia di Grazia Deledda dedicata alle bellezze della Sardegna

In omaggio ad una delle terre più belle del nostro Paese, una poesia della scrittrice Grazia Deledda dedicata alle bellezze della Sardegna

Ieri un vasto rogo ha squarciato il cuore della Sardegna: quasi 1500 persone sfollate, oltre 20mila ettari di territorio, di boschi, oliveti e campi coltivati ridotti in cenere, aziende agricole devastate, case danneggiate. È pesantissimo il bilancio del gigantesco rogo scoppiato nel Montiferru, nell’Oristanese. Non è ancora stato possibile fare una stima precisa visto che il fuoco, dopo aver percorso circa 50 chilometri dall’Oristanese all’Ogliastra non è stato ancora domato e continua a minacciare case e aziende. Fra i luoghi più amati dagli Italiani e dal resto del mondo, la Sardegna è un’isola speciale che, in queste ore difficili, vogliamo omaggiare così.

Il fascino della Sardegna

Con “la sua solitudine selvaggia”, “il silenzio immenso e profondo”, “lo splendore del cielo” e “l’immensità del suo mare”, la Sardegna ha incantato poeti, artisti e scrittori. Da Carlo Levi, a Fabrizio De André, fino a Grazia Deledda, le sue bellezze sono diventate protagoniste di alcuni dei passi più belli della letteratura. Fra le liriche più significative che le siano state dedicate non possiamo non citare i versi della scrittrice sarda Grazia Deledda, Premio Nobel per la Letteratura nel 1926, nella lirica “Noi siamo sardi“. 

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Noi siamo sardi

Noi siamo sardi
Noi siamo spagnoli, africani, fenici, cartaginesi,
romani, arabi, pisani, bizantini, piemontesi.

Siamo le ginestre d’oro giallo che spiovono
sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese.

Siamo la solitudine selvaggia, il silenzio immenso e profondo,
lo splendore del cielo, il bianco fiore del cisto.

Siamo il regno ininterrotto del lentisco,
delle onde che ruscellano i graniti antichi,
della rosa canina,
del vento, dell’immensità del mare.

Siamo una terra antica di lunghi silenzi,
di orizzonti ampi e puri, di piante fosche,
di montagne bruciate dal sole e dalla vendetta.

Noi siamo sardi.

 

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