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“Bonaccia”, la poesia di Ernest Hemingway sul mare come essere umano

Ernest Hemingway fu, oltre che grande scrittore e famoso giornalista, anche poeta. Oggi vi proponiamo “Bonaccia”

Il grande autore americano Ernest Hemingway, nato a Oak Park il 21 luglio 1899 e morto a Ketchum il 2 luglio 1961, è uno degli scrittori più amati di tutti i tempi. Famoso per i suoi grandi romanzi e per il suo lavoro da giornalista, Hemingway aveva anche una sfaccettatura poetica che spesso viene lasciata in secondo piano. Oggi vogliamo proporvi “Bonaccia”, poesia contenuta nel primo libro di Hemingway “Tre racconti e dieci poesie”.

“Bonaccia”

Il mare desidera scafi profondi…
Si gonfia e s’inarca.
L’elica pulsa e lo fa ribollire…
Spinge, vibra, s’avvita.
Il mare trabocca di passione,
Fluttuante, carezzevole,
Dimenando il gran ventre amoroso.
Antico e grande è il mare…
Le navi martellanti non ricambiano il suo amore.

Il mare passionale e innamorato come l’uomo

Scritta nel 1923, in questa poesia Ernest Hemingway racconta la bellezza e la grandezza del mare, sconfinato e profondo, pieno di un amore non ricambiato dalle navi che solcano le sue onde. In tutto il poema, Hemingway usa le immagini del mare e la sua brama di navi per alludere in realtà alla sessualità e alle relazioni umane. Sebbene la poesia sia piuttosto breve, il tema si concretizza meglio al nono verso. Hemingway racconta il desiderio carnale senza affrontarli apertamente. “Bonaccia” dimostra lo stile moderno e l’abilità di Hemingway con le immagini in nove brevi versi su lussuria, desiderio ed età.

Come reagire alle difficoltà, la lezione di Ernest Hemingway

Come reagire alle difficoltà, la lezione di Ernest Hemingway

Con questa frase, Ernest Hemingway ci esorta a non arrenderci, neppure quando gli ostacoli che la vita ci pone davanti sembrano insormontabili

 

Ernest Hemingway

Ernest Hemingway è lo scrittore simbolo del Novecento letterario, colui il quale ha saputo rompere con una certa tradizione stilistica riuscendo ad influenzare successivamente generazioni intere di scrittori. E’ il 1917 quando inizia ad avvicinarsi alla scrittura, dopo essersi diplomato, lavorando come cronista al “Kansas City Star”. L’anno dopo diventa autista di autoambulanze della Croce Rossa e viene spedito in Italia sul fronte del Piave. A partire dal 1927 trascorse lunghi periodi a Key West (Florida), in Spagna e in Africa. Fu corrispondente durante la guerra civile spagnola durante il secondo conflitto mondiale. Alla fine della guerra andò a vivere a Cuba, vicino all’Avana, e intorno al 1958 si trasferì a Ketchum, dove nel 1961 si tolse la vita.

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