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Colosseo, Uffizi, Pompei, Brera: piano sicurezza da 300 milioni

Il Progetto speciale di sicurezza nazionale rafforza la vigilanza in venti siti sensibili: più agenti e metal detector

MILANO – La paura degli attentati coinvolge anche i Beni Culturali. I luoghi pubblici e simbolici possono facilmente diventare bersaglio dei terroristi. Il Progetto speciale di sicurezza nazionale messo appunto dal Mibact rafforza la vigilanza in venti siti sensibili: più agenti e metal detector.

PRIMO LIVELLO SCATTA L’EMERGENZA – Il primo livello del piano scatta in emergenza, in caso di attacco terroristico. Prevede l’istituzione di una task force.
Il secondo livello è stato programmato e finanziato con 300 milioni spalmati su tre anni, fino al 2018 con il fondo tutela del patrimonio artistico nazionale. Un piano da 300 milioni su cui vige il massimo riserbo per ovvi motivi di sicurezza nazionale.

20 SITI IN SICUREZZA – Venti siti sono specialmente tutelati perché potrebbero essere più a rischio. Tra loro Brera a Milano, gli Uffizi di Firenze, Caserta, la Galleria Accademia di Venezia, Capodimonte e Pompei che da poco ha visto una nuova rinascita. Non è dato sapere i dettagli del piano e tutti i siti “sorvegliati speciali” per non vanificare il piano stesso.

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