I verbi “defaticare” e “defatigare” sono sinonimi o hanno significati diversi? A rispondere al curioso dilemma ci prova Fausto Raso, giornalista specializzato in problematiche linguistiche e responsabile della rubrica “Perché si dice“. Ecco di seguito il suo intervento.

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A rispondere al curioso dilemma, che spesso gli stessi dizionari italiani faticano a chiarire, ci prova Fausto Raso, giornalista specializzato in problematiche linguistiche
Si presti attenzione all’uso corretto dei verbi in oggetto. “Defaticare” non è una variante poco comune di “defatigare”, come riportano alcuni vocabolari. Sono due verbi a sé stanti e con significati diversi.

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I significati dei verbi
“Defatigare”, con la “g”, è pari pari il latino ‘defatigare’ composto con il prefisso “de-” (che non ha valore sottrattivo) e il verbo ‘fatigare’ (affaticare) e significa “stancare”, “logorare”, “affaticare”. “Defaticare”, con la “c”, è composto con il prefisso sottrattivo o di allontanamento “de-” e il sostantivo “fatica” (‘che toglie, che allontana la fatica’). Si adopera soprattutto nel linguaggio sportivo nella forma riflessiva e significa “compiere determinati esercizi per togliere dai muscoli l’eccesso di acido lattico formatosi in seguito a sforzi prolungati”.

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Il corretto uso
Si potrebbe dire quindi, in senso lato, che “defatigare” sta per “procurare la fatica”; “defaticare” per allontanarla.
Fausto Raso