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Ragione e amore nel dialogo di una poetica dell’incontro ne ”La ragione nell’amore”

Preannunciata nel corso dell'estate, ecco una ragione, anzi ''La ragione nell'amore'' per leggere un libro che s’avvia a due ruote, sulla scia del promo di Love, peace and bike, incontrando altri libri...

Pubblichiamo la recensione del libro scritto da Vincenza Fava ed Enrico Pietrangeli da parte di un nostro lettore

 

Preannunciata nel corso dell’estate, ecco una ragione, anzi “La ragione nell’amore” per leggere un libro che s’avvia a due ruote, sulla scia del promo di Love, peace and bike, incontrando altri libri.

 

Un libro, dunque, aperto al dibattito annunciato per gli incontri della stagione dagli stessi autori Vincenza Fava ed Enrico Pietrangeli. Stupenda raffigurazione dialogica tra un uomo ed una donna dei nostri giorni, ma prima di tutto rievocazione classica di un sentimento possibile che intercorre tra una poetessa ed un poeta autentici, mai davvero irretiti dalla vacuità ed insensatezza della nostra micidiale epoca dove tutto appare superficie.

 

Qui s’addensa una narrazione che innerva una concezione ancora salda dell’amare, delle chance apollinee ed orfiche sulle sue epigoni, rilevando una doverosità di colori e toni tra quest’uomo e questa donna così reali, ossia così immersi nella stessa corrente annichilente d’ogni valore autenticamente relazionale. Eppure s’evince un pathos nuovo che insuffla o corregge l’altro in qualche modo negli eccessi lirici di metafore, nei riflessi troppo astratti, nel compiersi dunque di questa silloge a quattro mani che rileva il fondamento vivo d’ogni vero amare: ovvero l’ardua composizione, l’infinita rincorsa, l’ansimare dal dolore di ogni separazione che ci rimette in gioco da soli.

 

Entrambi hanno una mano fulminante ed onesta, non si omette nulla, si trascolora in questa realtà, a volte insopportabile, con stratagemmi di poiesis pura con cui guardare al domani nella speranza di salvezza che soltanto l’amarsi può suscitare e conservare intatta, così come ne trae ispirazione Marcello Chinca in una sua riflessione sul testo.

 

Il tutto si sviluppa in sei sezioni: il dono, il veto, il corso, il tarlo, l’allontanamento e la meditazione, a cui se ne aggiungono altre, sotto forma di Tavole fuori testo e de l’incontro, che vanno ad ipotizzare un ulteriore e diverso incipit possibile dando l’impressione al lettore di un work in progress senza chiusa, così come lo è l’esistenza stessa nel flusso continuo del suo divenire.

 

13 gennaio 2013

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