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Pet Therapy, i cani lettori aiutano nell’apprendimento i bambini in difficoltà

Nel Circolo Didattico Statale G.B. Perasso di Milano i cani aiutano nell’apprendimento per i bambini problematici e quelli che hanno difficoltà con la lingua italiana

MILANO – Che i cani fossero i migliori compagni di chi ama i libri lo sapevamo già, tanto da dedicare a loro ogni estate la campagna social Books and Pets. Ma i nostri amici a 4 zampe sono anche degli ottimi aiutanti nell’apprendimento per i bambini problematici e quelli che hanno difficoltà con la lingua italiana. E’ questo il caso del Circolo Didattico Statale G.B. Perasso nella periferia di Milano, la scuola elementare ribattezzata la “scuola dei cani lettori”.

LIBRI E CANI – Il progetto di pet therapy è stato reso possibile grazie all’impegno di Elena Sposito, educatrice, e Maggie Patron, insegnante di sostegno e vede protagonista Ru, un cane abbandonato insieme a quattro cuccioli ed adottato da Maggie. “Il progetto nasce dalle nostre esperienze con persone specializzate nei disturbi dell’apprendimenti – afferma Maggie al Corriere della Sera – Non c’è niente di improvvisato. Abbiamo studiato, provato, messo insieme saperi e competenze”. “La prima volta che abbiamo provato, c’era una bambina che non parlava mai – racconta l’insegnante di sostegno – Con Ru e Belle si è sbloccata. Non si sentiva più sotto pressione. L’abbiamo vista sorridere, felice. Con un libro e un cane si smuovono i sentimenti”.

LO SVILUPPO DEL PROGETTO – Elena e Maggie vorrebbero esportare questo modello di apprendimento anche all’università. Per questo, “Manager no profit”, l’associazione che raggruppa professionisti che offrono aiuto e consulenza gratuita al mondo del volontariato, hanno voluto sposare la loro causa lanciando una campagna di crownfunding per la pet therapy al Mondino, il centro neurologico di Pavia.

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IL PRECEDENTE – Iniziative come queste legate alla Pet therapy non sono le prime che si registrano in Italia. Lo scorso luglio all’interno della facoltà dell’Università di Teramo un giovane studente, Gabriele Antonelli, ha inizialmente sperimentato la Pet therapy nel corso di Medicina Vetereniaria, estendendola successivamente a tutto l’ateneo allo scopo didiminuire lo stress da esami grazie alla presenza dei cani.

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