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Haruki Murakami e la sua lezione sulla resilienza

Hakuri Murakami è uno degli scrittori contemporanei con più successo e seguito. Rileggiamo un estratto del suo libro Kafka sulla spiaggia per riflettere sul destino e sui cambiamenti.

Haruki Murakami, nei suoi libri, ci insegna sempre moltissime cose. I suoi romanzi infatti, sono colmi di riflessioni sulla vita, sulle relazioni, sui sentimenti e sulla condizione dell’uomo. Oggi ricordiamo questo estratto di uno dei suoi libri più celebri: Kafka sulla spiaggia. Queste parole ci servono per riflettere sul destino e sulla precarietà della nostra vita che, spesso, ci porta verso strade sconosciute. Questo mistero è in grado, però, di farci vivere un’esistenza piena di avventure.

La citazione di Haruki Murakami

Qualche volta il destino assomiglia a una tempesta di sabbia che muta incessantemente la direzione del percorso. Per evitarlo cambi l’andatura. E il vento cambia andatura, per seguirti meglio. Tu allora cambi di nuovo, e subito di nuovo il vento cambia per adattarsi al tuo passo. Questo si ripete infinite volte, come una danza sinistra con il dio della morte prima dell’alba. Perché quel vento non è qualcosa che è arrivato da lontano, indipendente da te. È qualcosa che hai dentro. Quel vento sei tu. Perciò l’unica cosa che puoi fare è entrarci, in quel vento, camminando dritto, e chiudendo forte gli occhi per non far entrare la sabbia.

(Kafka sulla spiaggia)

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L’imprevedibilità nella nostra vita

La vita è imprevedibile e molto spesso i suoi cambiamenti ci destabilizzano. Questo destino che incombe, spesso assomiglia ad un vera e propria tempesta. L’immagine che da Murakami è proprio questa: una tempesta di sabbia in grado di mutare il percorso del nostro cammino. Questo ci obbliga ad essere sempre pronti al cambiamento, anche quando non abbiamo più le forze per affrontarlo.

Il vento soffia forte e i nostri percorsi deviano, infinite volte.

Poi, come lo stesso scrittore dice, ci accorgiamo che tutti i cambiamenti che vedevamo esterni, in realtà erano interni. Noi siamo il cambiamento. Noi siamo il vento che si muove e il destino che cambia. Noi sappiamo resistere ad occhi chiusi e con forza.

L’atteggiamento di resilienza

La vita cambia, sale e scende come una montagna russa. Spesso ci ritroviamo a terra, stanchi e disillusi. Poi però, qualcosa ci fa scattare una molla interiore e capiamo che dobbiamo reagire, lottare e vivere con consapevolezza anche quei cambiamenti. Questo atteggiamento si chiama “resilienza” e consiste proprio nel rialzarsi con forza dopo le delusioni e le difficoltà della vita.

Questo periodo sta mettendo a dura prova la nostra quotidianità e le nostre abitudini, rendendo le nostre vite completamente divere. Le difficoltà non mancano e la tempesta di sabbia, di cui parla Murakami, è più forte che mai.

La nostra abilità sta nel armarci di grande resilienza e saper vedere il lato positivo di questo cambiamento.

Kafka sulla spiaggia

Un ragazzo di quindici anni, maturo e determinato come un adulto, e un vecchio con l’ingenuità e il candore di un bambino, si allontanano dallo stesso quartiere di Tokyo diretti allo stesso luogo, Takamatsu, nel Sud del Giappone. Il ragazzo, che ha scelto come pseudonimo Kafka, è in fuga dal padre, uno scultore geniale e satanico, e dalla sua profezia, che riecheggia quella di Edipo. Il vecchio, Nakata, fugge invece dalla scena di un delitto sconvolgente nel quale è stato coinvolto contro la sua volontà. Abbandonata la sua vita tranquilla, parte per il Sud. In questo viaggio, Nakata scopre di essere chiamato a svolgere un compito, anche a prezzo della propria vita. Seguendo percorsi paralleli, che non tarderanno a sovrapporsi, il vecchio e il ragazzo scopriranno la strada verso un obiettivo che ignorano, ma che rappresenterà il compimento del proprio destino.

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