MILANO – I libri sono una miniera, ma non una miniera qualunque, come possono essere quelle dell’argento o dell’oro. Perché queste a un certo punto finiscono, la miniera dei libri no. E poi è molto più preziosa: racchiude una miriade di insegnamenti e di gioielli dal valore inestimabile. Non sbaglia chi dice che il valore commerciale di un libro (per quanto siano sempre più cari) è sempre inferiore al valore effettivo. Ma cosa impariamo veramente dai libri? Ve l’abbiamo chiesto su Facebook. Ecco i 10 insegnamenti più belli che ci hanno trasmesso i libri.
1. La consapevolezza
La lettura ci permette di conoscerci meglio di quanto possa fare uno specchio. Non a caso Proust diceva: “Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L’opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in sé stesso”.
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2. La tenacia
Quello che fa la letteratura è proprio mostrare come diversi personaggi reagiscono a diverse situazioni e problematiche, insegnandoci a essere tenaci.
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3. L’ottimismo
Guardare il bicchiere e vederlo mezzo pieno non significa non riconoscere la realtà dei fatti o avere una visione distorta del mondo, ma significa semplicemente credere che il mondo possa cambiare, che la situazione possa migliorare, che il tuo volto può tornare a sorridere.
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4. La pazienza
La lettura stravolge il ritmo che ha di solito la nostra vita. Ci insegna il ritmo della comprensione, dell’attenzione e della pazienza. Anche se, come fa notare Calvino, il lettore può essere anche impaziente: “il Buon Lettore aspetta le vacanze con impazienza. Ha rimandato alle settimane che passerà in una solitaria località marina o montana un certo numero di letture che gli stanno a cuore e già pregusta la gioia delle sieste all’ombra, il fruscio delle pagine, l’abbandono al fascino d’altri mondi trasmesso dalle fitte righe dei capitoli”.
5. La fedeltà
La fedeltà è un qualità preziosa e i libri la comunicano magistralmente, come ricorda Amos Oz: “I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale”.
6. Ad amare la diversità
Ogni libro è un viaggio e ogni viaggio è un passo verso diverse persone, diverse culture e diversi luoghi, che i libri ci aiutano ad amare.
7. La potenza del linguaggio
Kafka diceva che “un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi”. Deve cioè essere capace di cambiare le nostre vite e “quando la cambiano è per sempre”, dice Christian Bobin.
8. L’apertura mentale
“Provare le scarpe di qualcun altro”, dicono i francesi. Per noi, i libri permettono a chi li leggi di mettersi nei panni di qualcun altro, imparando l’empatia e aprendo la mente. “I libri mi riempivano il cranio e mi allargavano la fronte” scrive Erri De Luca. “Leggerli somigliava a prendere il largo con la barca, il naso era la prua, le righe onde”.
9. L’evasione
A molti lettori una vita sola non basta. I libri offrono la possibilità di evadere e vivere nuovi mondi e vite diverse. Non a caso Umberto Eco una volta ha scritto: “Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro”.
10. La grammatica
“Last but not least”…
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