MILANO – Guardare il bicchiere e vederlo mezzo pieno non significa non riconoscere la realtà dei fatti o avere una visione distorta del mondo. Non significa essere pazzi o infantili, stupidi o superficiali, ma significa semplicemente credere che il mondo possa cambiare, che la situazione possa migliorare, che il tuo volto può tornare a sorridere. E’ questione di atteggiamento, di mentalità. Prendiamo, per esempio, l’Arturo Bandini di “Chiedi alla polvere” (John Fante, lo scrittore dell’irrequietezza): non ha i soldi per pagare l’affitto della stanza, non ha amici e neppure una compagna, ha soltanto un grande sogno.
DIRSI GRANDI PUR ESSENDO PICCOLI – Desidera fare lo scrittore, anzi, si ritiene un grande scrittore, tanto che si crede nella posizione per poter dispensare consigli: “Ho un consiglio molto semplice da dare a tutti i giovani scrittori – dice a un certo punto – Non tiratevi mai indietro di fronte a una nuova esperienza. Vivere la vita fino in fondo, prendetela di petto, non lasciatevi sfuggire nulla”. Si atteggia a grand’uomo, Arturo Bandini, e ancor più da grande scrittore, anche se ha pubblicato su rivista un solo racconto di scarso successo, Il cagnolino rise. Ciò che importa è che la sua non è ingenuità, come può sembrare a un primo sguardo. Semplicemente Arturo Bandini ha quell’ottima abitudine di guardare il bicchiere mezzo pieno. Il segreto sta tutto qua. La sua vita potrebbe sembrare un disastro, se a guardarla è un occhio cinico e freddo, inflessibile e chirurgico. Eppure anche un occhio, che potremmo definire preciso, sbaglia di grosso.
PERDERE ED ESSERE FELICE – Verrà naturale chiedersi se è effettivamente Bandini sia riuscito a diventare un grande scrittore come pretendeva di essere. A parte il fatto che John Fante non ce lo racconta, è una domanda alla quale non è importante rispondere. Non trovate? E sta probabilmente in questo semplice concetto il più grande insegnamento che ci ha lasciato John Fante. Specialmente in “Chiedi alla polvere”, le pagine raccontano una storia terribile, triste, a tratti drammatica, eppure sorridiamo come se stessimo guardando un video di un uomo che cade dalla sedia. Però non è lo stesso tipo di sorriso: il sorriso che ci ispira Fante è come una lezione di vita. Il bicchiere è ancora mezzo vuoto?
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