“Il posto degli uomini” è uscito all’inizio del mese ed ha subito riscosso un grande successo proprio come il precedente libro “A riveder le stelle”. Questa volta Aldo Cazzullo ci accompagna nella cantica più umana, quella del Purgatorio.
“Il posto degli uomini”
Il Purgatorio è il posto degli uomini, dove andremo tutti. Prosegue così il viaggio sulle elme del “poeta che inventò l’Italia”. Il romanzo della Divina Commedia, dopo l’Inferno, racconta ora il Purgatorio: il luogo del “quasi”, dell’attesa della felicità; che è in sé una forma di felicità. Un mondo di nostalgia ma anche di consolazione, dove il tempo che passa non avvicina alla morte ma alla salvezza. Una terra di frontiera tra l’uomo e Dio, con il fascino di una città di confine. La ricostruzione del viaggio nell’Aldilà viene arricchita dai riferimenti alla storia, alla letteratura, al presente. Il Purgatorio è il luogo degli artisti e ci sono i condottieri pentiti nell’ultima ora.
Perché Dante è il poeta che inventa l’Italia secondo Aldo Cazzullo
In occasione del DanteDì abbiamo intervistato Aldo Cazzullo per parlare del suo ultimo libro e celebrare il grande poeta
Il luogo che ci spetta
La storia raccontata ne “Il posto degli uomini” è antica e attuale. I riferimenti, come nel precedente libro “A riveder le stelle” sono parte del passato ma anche del presente, una narrazione ricca di curiosità, avvenimenti e personaggi più o meno noti che sorprenderanno il lettore. Il Purgatorio descritto da Dante e ripreso da Aldo Cazzullo è un luogo a colori, il passaggio tra la morte e la vita eterna. L’Inferno era buio totale, il Paradiso sarà luce, il Purgatorio è colori. I colori dell’arte e della letteratura, degli eroi di guerra pentiti e delle loro storie.
Aldo Cazzullo
Aldo Cazzullo è scrittore e giornalista, nato ad Alba nel 1966, per quindici anni ha lavorato con “La Stampa” di Torino. Dal 2003 è inviato speciale ed editorialista del “Corriere della Sera”. Ha raccontato le Olimpiadi di Atene e di Pechino, gli attentati dell’11 settembre, il G8 di Genova, gli omicidi di Massimo D’Antona e Marco Biagi ad opera delle Brigate Rosse. Oggi cura la rubrica delle Lettere. Tra i suoi libri ricordiamo “Viva l’Italia! Risorgimento e Resistenza: perché dobbiamo essere orgogliosi della nostra nazione” (2010), “La mia anima è ovunque tu sia” (2011), “L’Italia s’è ridesta. Viaggio nel paese che resiste e rinasce” (2012) e “Le donne erediteranno la terra” (2016). Tutti editi da Mondadori.