Paul Valéry (3o ottobre 1871 – 20 luglio 1945) è stato uno dei più importanti esponenti della poesia simbolista francese. Dopo un iniziale esordio poetico nel 1889, nella notte tra il 4 e il 5 ottobre 1892 ebbe una crisi esistenziale che lo portò ad abbandonare la via della poesia e dei poeti intellettuali. Per anni si dedicò esclusivamente alla scrittura dei suoi
Cahiers, diari nei quali quotidianamente scriveva le sue riflessioni e i suoi pensieri, che lo consacrarono come uno dei più influenti pensatori e saggisti francesi del Novecento.
Paul Valéry, gli aforismi più celebri
Ecco alcuni dei suoi aforismi più celebri:
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Se pensi come la maggioranza, il tuo pensiero diventa superfluo.
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L’amore consiste nell’essere cretini insieme.
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Chi non può attaccare il ragionamento attacca il ragionatore.
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I cuori degli amici sono spesso più impenetrabili dei cuori dei nemici.
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La cattiva memoria fabbrica mentitori. La buona li aiuta.
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Dio creò l’uomo e, trovando che non era abbastanza solo, gli diede una compagna perché sentisse più acutamente la sua solitudine.
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La cortesia è indifferenza organizzata.
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Il vero snob è colui che non osa confessare che s’annoia quando s’annoia e che si diverte quando si diverte.
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Gli autori si pongono molto raramente la domanda: che interesse può avere per un lettore la frase che ho appena scritto?
Non affrontate i vostri nemici. Non fatene degli avversari – ovvero, degli eguali.
L’uomo vale che si disturbi un Dio per “crearlo”?
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