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San Valentino: 7 curiosità sulla festa degli innamorati

Scopri il giorno di San Valentino: il suo vero significato, la sua storia e le sue origini, come si festeggia, perché si dice "porta il cuore sulla manica" e molto altro ancora.

Oggi è il giorno dell’amore! La festa di San Valentino si celebra ogni 14 febbraio, quando le coppie di tutto il mondo onorano i loro coniugi, partner e innamorati. Centinaia di anni di tradizioni e usanze hanno dato vita alla festa che osserviamo e viviamo oggi. Ecco 7  fatti interessanti sulla festa dedicata al romanticismo e all’amore.

 

Origini di una sanguinosa festa pagana

Alcuni fanno risalire le origini di San Valentino al tentativo cristiano di sostituire una festa pagana della fertilità datata addirittura al VI secolo a.C. Durante la festa dei cosiddetti Lupercalia, i sacerdoti romani sacrificavano capre e cani e usavano le loro pelli intrise di sangue per schiaffeggiare le donne per strada, come benedizione della fertilità. Secondo la leggenda, le donne avrebbero poi messo il loro nome in un’urna e sarebbero state selezionate per essere accoppiate con un uomo per un anno.

Lettere per “Giulietta

Ogni anno, migliaia di romantici inviano a Verona lettere indirizzate a “Giulietta”, il soggetto dell’intramontabile tragedia romantica “Romeo e Giulietta”. La città segna il luogo in cui si svolge il racconto shakespeariano e alle lettere che arrivano in città risponde doverosamente un gruppo di volontari del Club di Giulietta. Ogni anno, il giorno di San Valentino, il club assegna il premio “Cara Giulietta” all’autore della lettera d’amore più toccante.

 

Scatola di cioccolatini

La tradizione di San Valentino di regalare una scatola di cioccolatini fu iniziata nel XIX secolo da Richard Cadbury, rampollo di una famiglia britannica di produttori di cioccolato. Con una nuova tecnica recentemente introdotta nell’azienda per creare più varietà di cioccolato, Cadbury colse al volo l’opportunità di vendere i cioccolatini come parte dell’amata festività.

 

I “valentini all’aceto” scoraggiavano i pretendenti

Durante l’epoca di Vittoria, coloro che non volevano le attenzioni di alcuni pretendenti inviavano anonimamente “valentine all’aceto”. Questi biglietti, chiamati anche “penny dreadfuls”, erano l’antitesi dei soliti valentines, insultando e respingendo in modo comico gli ammiratori indesiderati. In seguito furono usati per colpire le suffragette tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo.

 

Indossare il cuore sulla manica

Il termine “indossare il cuore sulla manica” potrebbe avere origini nella scelta di un Valentino. Lo Smithsonian riporta che nel Medioevo, durante una festa romana in onore di Giunone, gli uomini estraevano i nomi delle donne con cui si sarebbero accoppiati l’anno successivo. Dopo aver scelto, gli uomini indossavano i nomi sulle maniche per mostrare il loro legame durante i festeggiamenti.

 

Le caramelle “Sweethearts” sono nate come pastiglie

Le iconiche caramelle gessose a forma di cuore che vengono distribuite amorevolmente ogni giorno di San Valentino sono nate come pastiglie. Secondo il Food Business News, il farmacista e inventore Oliver Chase creò una macchina per creare rapidamente le pastiglie, prima di passare all’uso della macchina per creare le caramelle, in seguito note come Necco Wafers.

Il fratello di Chase ebbe l’idea di stampare messaggi sulle caramelle nel 1866 e nel 1901 le caramelle assunsero la forma di cuore, per attirare in particolare gli innamorati di San Valentino.

 

Cupido nasce come dio greco

Il bambino paffuto con le ali e l’arco e le frecce che chiamiamo Cupido è stato associato a San Valentino per secoli. Tuttavia, prima di essere ribattezzato Cupido, era conosciuto dagli antichi greci come Eros, il dio dell’amore. Eros, figlio della dea greca Afrodite, usava due serie di frecce, una per l’amore e una per l’odio, per giocare con le emozioni dei suoi bersagli. Solo quando i romani raccontarono le sue marachelle, il dio assunse l’aspetto infantile che conosciamo oggi.

 

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