A 25 anni dalla storica rassegna alla Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente, Milano rende omaggio a uno tra gli indiscussi protagonisti della pittura italiana dell’Ottocento, con una mostra alla GAM Manzoni di Milano che celebra la donna e la sua bellezza
MILANO – Per la prima volta in esposizione i capolavori dell’artista che con la sua arte ha voluto celebrare l’universo femminile. Inaugura il 24 ottobre a Milano, alla GAM Manzoni, la mostra dedicata a Giovanni Boldini, pittore ferrarese la cui arte fu in bilico tra Otto e Novecento, quel periodo storico, culturale e artistico che in Francia coincise con la Belle Époque. La mostra rimarrà aperta fino al 18 gennaio 2015.
LA MOSTRA – “Boldini. Parisien d’Italie” mette in mostra circa quaranta capolavori del pittore, alcuni mai esposti e provenienti da prestigiose collezioni private italiane, privilegiando le opere eseguite a Parigi tra il 1871 e il 1920 circa, il periodo della sua piena maturità creativa e stilistica, come per esempio i lavori realizzati per il mercante Adolphe Goupil. Tra i soggetti preferiti ci sono donne maliziose e femminili, dame illustri come M.me Lacroix o di M.lle Gillespie, e poi una su tutte, Berthe (amante di Boldini per oltre un decennio). In mostra ci sono poi i dipinti che immortalano la campagna francese e la Ville lumière, come “l’Omnibus in Place Pigalle” (1882) dove la vita pulsante della città rapisce il nostro sguardo e ci conduce altrove. La mostra approfondirà, inoltre, l’evoluzione dello stile di Boldini nel genere del ritratto, dalle effigi ufficiali, a quelle che raffigurano amici e colleghi, genere dove meglio risalta la sintonia con artisti a lui contemporanei, come Degas o Manet.
GIOVANNI BOLDINI – Boldini nasce a Ferrara il 31 dicembre 1842 e qui frequenta i primi corsi di pittura, venendo in contatto con l’arte dei quattrocentisti ferraresi, come Dosso Dossi e Parmigianino. La sua prima opera nota è “Il cortile della casa paterna”, datato 1855, quando Giovanni aveva solo 13 anni. Negli anni ’60 si trasferisce a Firenze, dove assapora la vita dei degli eleganti salotti dell’aristocrazia e dell’alta borghesia, diventando amico della famiglia inglese dei Falconer. Nell’ottobre del 1871 si stabilisce a Parigi aprendo uno studio a place Pigalle dove risiede con la modella Berthe. Lavora per il più importante mercante d’arte parigino, Goupil, per il quale operano già pittori di grande successo come Mariano Fortuny e Giuseppe De Nittis. Nel 1889 è nominato commissario della sezione italiana all’Esposizione Universale di Parigi, esponendovi tre suoi ritratti. Con l’inizio della guerra, nel 1914 si trasferisce a Nizza e nel 1919 viene insignito dal governo francese della Legione d’onore. Muore a Parigi l’11 gennaio 1931.
14 ottobre 2014
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