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Giorgia O’Keeffe e Alfred Stieglitz, l’amore atteso

Pittrice lei, gallerista e fotografo lui, vissero un'intensa storia d'amore con un'intesa artistica e personale eccezionale

MILANO – Ci sono amori nutriti dall’arte e viceversa. La storia tra Giorgia O’Keeffe e Alfred Stieglitz rientra perfettamente in entrambi i canoni. Pittrice lei, gallerista e fotografo lui, vissero un’intensa storia d’amore con un’intesa a livello artistico e personale eccezionale.

LOVE STORY – La storia d’amore tra Alfred Stieglitz e Georgia O’Keeffe affascina, non solo perché nata in momento significativo nello sviluppo dell’arte moderna, ma anche perché ricca di quell’umanità e fragilità che rende una passione reale molto più interessante della finzione. Erano artisti insieme e amanti. Indispensabili l’uno per l’altra-  ma bisognosi dei loro spazi – hanno condiviso una devozione e un’onestà che riflette un rapporto unico per l’epoca.

GALEOTTO FU… – Il merito del loro incontro va ad Anita, una amica di Georgia che le fece conoscere Stieglitz nella sua galleria newyorkese, la 916. Dopo aver ricevuto un rotolo di disegni a carboncino, Anita-cupido decise di portarli al grande artista che esclamò: “At last, a woman on paper!”. Lui, più grande di 23 anni e sposato, rimase impressionato dalla promettente e giovane pittrice. Dalla passione per l’arte all’amore il passo fu veloce.

L’EPISTOLARIO – Celebre resta il loro scambio epistolare fra il 1915 e il 1946. Attraversati da un’esigenza di sentirsi e di conoscersi implacabile si spedirono oltre 25.000 lettere: a volte lunghe anche oltre 40 pagine. Praticamente una media di 3/4 al giorno. Queste epistole rivelano l’intensità della loro passione, così come il loro livello di stima reciproco. Come rivela proprio la O’Keeffe, “Mi piaci così tremendamente che a volte mi fa paura… Dopo aver detto così tanto di me – più che a chiunque altro, lo so – potrebbe seguire altro, ma dovrei scegliere te?”.

DUE GEMELLI – Il biografo Benita Eisler delinea così il loro rapporto, “una collusione… un sistema di offerte e compromessi, tacitamente accettato e realizzato, per la maggior parte, senza lo scambio di una parola”. Giorgia e Alfred si sposarono, si allontanarono, ci fu qualche tradimento, ma rimasero fondamentalmente legati “come due gemelli”, stando a quanto dichiarava lo stesso Stieglitz.

 

 

L.A.

 

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