Sei qui: Home » Poesie » “Proposta di modifica” (2008), la poesia di Erri De Luca da dedicare a chi ci fa innamorare ogni giorno

“Proposta di modifica” (2008), la poesia di Erri De Luca da dedicare a chi ci fa innamorare ogni giorno

"Proposta di modifica" è la commovente poesia con cui Erri De Luca parla dell'innamoramento.

Per augurare buon compleanno a Erri De Luca,  poliedrico autore che il 20 maggio compie 74 anni, scopriamo “Proposta di modifica“, una poesia d’amore breve e incredibilmente intensa, che si serve della lessicografia per ridefinire l’amore e, in particolare, l’atto dell’innamoramento.

Dove leggere la poesia di Erri De Luca

“Proposta di modifica” è tratta da L’ospite incallitouna raccolta pubblicata nel 2008 per Einaudi che riprende alcuni dei temi più cari a Erri De Luca, che già avevano abitato i versi dell’esordio poetico dell’autore napoletano: Opera sull’acqua

I componimenti che si dipanano fra le pagine de L’ospite incallito hanno il dono della leggerezza. Le parole fluiscono agili, e come le acque di un ruscello scorrono nel corpo di chi le legge, lavando via le scorie, facendo spazio.

“Dopo la raccolta Opera sull’acqua, nella quale si cimentava per la prima volta con l'”azzardo dei versi”, con queste nuove poesie, che incrociano alcuni temi di quel fortunato esordio poetico, Erri De Luca dà vita a una silloge di raggiunta maturità compositiva. Le sue poesie raccontano.

Raccolgono personaggi, viaggi e dialoghi. Parlano di incontri e di volti. Sono tracce che indicano una storia possibile o tutta già avvenuta in un solo gesto istantaneo ed eterno.

L’amicizia, i genitori, l’amore, la Napoli della sua prima infanzia, le missioni umanitarie in Bosnia o in Sudan. In questo libro Erri De Luca si racconta e si mette in gioco con poesie che trascendono sempre l’autobiografia per diventare messaggi sapienzali per chiunque apprezzi un atteggiamento di fermezza ma mai di arroganza nei confronti della vita degli uomini”.

Dalla sinossi della raccolta

“Proposta di modifica” di Erri De Luca

C’è il verbo snaturare, ci dev’essere pure innaturare,
con cui sostituiscono il verbo innamorare
perché succede questo: che risento il corpo,
mi commuove una musica, passa corrente sotto i polpastrelli,
un odore mi pizzica una lacrima, sudo, arrossisco,
in fondo all’osso sacro scodinzola una cosa che s’è persa.
Mi sono innamorato: è più leale.
M’innaturo di te quando t’abbraccio.

Innaturarsi in un abbraccio

La ricchezza di questa poesia risiede nel suo profondo contenuto, ma anche nella sua caratteristica forma.

Leggendo il titolo ci aspetteremmo di tutto, men che meno che si parli di qualcosa di tanto profondo e tenero.

“Proposta di modifica”: e subito ci si immagina un tema formale, magari più estetico che etico.

Poi si incomincia a leggere, e all’inizio del terzo verso ci si rende conto di cosa stia facendo Erri De Luca: attraverso lo strumento del lessico, riflette sull’atto di innamorarsi e su come esso ci avvicini alla natura.

La corporeità invade il nostro pensiero:

perché succede questo: che risento il corpo,

Le emozioni diventano più intense:

mi commuove una musica, passa corrente sotto i polpastrelli,

Perdiamo un po’ di quella razionalità che ci àncora saldamente a terra. Le sensazioni si fanno forti, incontrollabili. Un’animalità primordiale scoppia dentro al cuore:

un odore mi pizzica una lacrima, sudo, arrossisco,
in fondo all’osso sacro scodinzola una cosa che s’è persa.

La causa scatenante di questa catena incontrollabile di bellezza ancestrale? Arriva alla fine di “Proposta di modifica”. Un abbraccio. Quello della persona che ci fa battere il cuore.

Erri De Luca

Scrittore, poeta, attore teatrale, autore di cortometraggi. Ma anche traduttore da molte lingue, tra cui swahili, yiddish ed ebraico antico: Erri De Luca, classe 1950, ha lasciato Napoli a 18 anni.

L’autore di “Proposta di modifica” è stato operaio in Francia, volontario in Africa, autista di convogli umanitari e traduttore di alcune parti dell’Antico Testamento. Ma se pensa alla sua vita non riconosce nessun percorso. Lo definisce, piuttosto, “uno zigzagare da una tappa all’altra in maniera caotica senza nessuna linea retta”.

È stato anche un militante attivo di Lotta Continua negli anni Settanta; insomma, un vero e proprio rivoluzionario.

© Riproduzione Riservata