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Esce oggi il libro di Ferruccio de Bortoli che denuncia i “Poteri forti”

Al centro di "Poteri forti" di De Bortoli ci sono la finanza e la politica, i media e la magistratura. Racconta episodi mai raccontati ed incontri che non si sapeva fossero avvenuti

MILANO – Prima ancora di uscire “Poteri forti (o quasi)” (La nave di Teseo) di Ferruccio De Bortoli, ex direttore del “Corriere della Sera” e del “Sole 24 Ore”, ha iniziato a far discutere. Un libro che racconta da uno speciale punto di osservazione quarant’anni di storia del nostro Paese. Al centro ci sono la finanza e la politica, i media e la magistratura. Racconta episodi mai raccontati ed incontri che non si sapeva fossero avvenuti. Diverse sono le sorprese, a partire dalle rivelazioni che ha fatto su Maria Elena Boschi.

LE POLEMICHE – L’altro ieri, il 9 maggio, l'”Huffington Post” ha pubblicato in anteprima alcuni passi del libro di De Bortoli. In particolare un passo in cui l’ex direttore del Corriere della Sera rivelava che Maria Elena Boschi, allora ministra per le Riforme, chiese all’allora amministratore delegato di UniCredit, Federico Ghizzoni, di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria, di cui il padre della Boschi era vicepresidente. La notizia ha subito fatto discutere. “L’allora ministra delle Riforme, nel 2015, non ebbe problemi a rivolgersi direttamente all’amministratore delegato di Unicredit – scrive nel libro de Bortoli – Maria Elena Boschi chiese quindi a Federico Ghizzoni di valutare una possibile acquisizione di Banca Etruria. La domanda era inusuale da parte di un membro del governo all’amministratore delegato di una banca quotata. Ghizzoni, comunque, incaricò un suo collaboratore di fare le opportune valutazioni patrimoniali, poi decise di lasciar perdere”. Maria Elena Boschi si è detta indignata per quanto raccontato da de Bortoli e sul suo profilo Facebook ha scritto: “E siccome sono stupita per questa ennesima campagna di fango, stavolta ho affidato la pratica ai legali per tutelare il mio nome e il mio onore.”.

I BUONI GIORNALISTI – Ed è questa la prima volta che Ferruccio de Bortoli, assoluto punto di riferimento nel giornalismo internazionale, si racconta in un libro.”I buoni giornalisti, preparati, esperti, non s’inventano su due piedi – scrive sempre de Bortoli ne “Poteri forti (o quasi)” – Ci vogliono anni. Cronisti attenti che vadano a vedere i fatti con i loro occhi, non fidandosi dell’abbondanza di video, sms, tweet e post su Facebook. Che vivano le emozioni dei protagonisti, le sofferenze degli ultimi, le ragioni degli avversari e persino dei nemici. Che non siano mai sazi di verifiche, ammettano gli errori inevitabilmente frequenti, e conquistino la fiducia dei loro lettori e navigatori ogni giorno, ogni ora. Giornalisti indipendenti, con la schiena dritta, che non cedano alla comoda tentazione del conformismo. Dimostrandosi utili alla società e al loro paese non facendo mancare verità scomode e sopportando sospetti e insulti di chi non le vorrebbe sentire”.

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