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Alice Liddell, storia vera della Alice del “Paese delle Meraviglie”

Ecco la storia della vera Alice che ispirò Lewis Carroll nella scrittura di "Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie"

MILANO – Quale modo migliore per intrattenere una compagnia in gita barca? Raccontare una storiella, ambientata in un mondo fantastico e con creature sorprendenti, nella quale una delle presenti è la protagonista. Questo è ciò che fece Lewis Carroll, in un pomeriggio sul Tamigi. Scopriamo insieme chi diede il nome alla protagonista de “Alice in Wonderland”.

Alice Pleasance Liddell

Nata il 4 maggio, era una delle figlie del rettore del Christ Church College (Università di Oxford), nel quale studiava e insegnava un giovane Charles Dodgson, in arte Lewis Carrol. Carrol, amico di famiglia Liddell, trascorreva moltissimo tempo in compagnia di Alice e delle sue sorelle, raccontando storielle di fantasia tra le varie passeggiate, gite e pic-nic. E proprio per volontà della ragazzina iniziò a scriver su carta quel che raccontava.

Lontana da Oxford

Il rapporto di amicizia tra Carroll e la famiglia Liddell si interruppe nel 1863, quando i Liddell si trasferirono. Alice divenne un’artista che girò l’Europa insieme alla sue sorelle e pubblicò una serie di bozzetti e acquarelli. Intrattenne una relazione con il principe Leopold, figlio della Regina Vittoria, ma sposò Reginald Hargreaves, avendo con lui poi tre figli. Nel 1885, dopo anni di silenzio, Alice ricevette una lettera da Carroll, in cui le chiedeva la prima versione di “Alice’s Adventures Under Ground”. L’ultimo incontro tra lo scrittore e la ragazza fu il primo novembre 1888. Il 14 gennaio del 1898, Lewis Carrol morì, ma la ragazza non presenziò al funerale, complice anche il fatto che quattro giorni più tardi perse il padre. Susseguirono negli anni solo delusioni per lei: la scomparsa della madre prima, due dei figli poi ed infine il marito. Nel 1928 causa difficoltà economiche dovette vendere il manoscritto originale di “Alice’s Adventures Under Ground”. La vendita fu curata dalla casa d’aste Sotheby’s e fruttò £ 15.400 dell’epoca. Nel 1932 ricevette la Laurea Honoris in lettere all’Università della Columbia (New York) in occasione del centenario della nascita di Charles Dodgson. Nel dicembre 1933, poco prima di morire, assisté alla proiezione di “Alice” realizzato dalla Paramount. Da allora riposa nel cimitero della chiesa di St. Michael & All Angels nel Lyndhurst.

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La nascita del libro

Nel novembre 1864, due anni e mezzo dopo quella gita in barca di Carrol, Alice e le sue sorelle, lo scrittore diede vita a “Alice’s Adventures Under Ground”. Regalò il manoscritto ad Alice nel Natale del 1864 e su consiglio di un amico, decise di pubblicare il manoscritto. Aggiunse gli episodi con lo Stregatto e il Cappellaio Matto, fece fare le illustrazioni da John Tenniel (riviste da Libreriamo nella sua linea d’arredamento esclusiva) e il libro uscì nel 1865 col titolo “Alice in Wonderland”. Nel 1871 uscì “Through the Looking-Glass, and What Alice Found There” (“Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò”) e nel 1886 un facsimile di “Alice’s Adventures under Ground”.

Alice e il libro

Tuttavia, nome a parte, Alice Liddell ed il personaggio del libro sono molto differenti. Lo stesso Charles Dodgson dichiarò che “Alice” era un personaggio del tutto inventato e non basato su una bambina realmente esistita. Tanto è che l’illustratore John Tenniel nelle sue illustrazioni disegnò una bambina totalmente differente nel libro da quella reale. Sono però tante le incertezze circa l’influenza reale di Alice Liddell sui racconti di Charles Dodgson, ed un elemento che lascia pensare che i libri le fossero almeno dedicati sta nel XII ed ultimo capitolo del libro “Through the Looking-Glass, and What Alice Found There” in cui figura un acrostico, poema che, letto dall’alto in basso, con la prima lettera di ogni verso, forma il nome “Alice Pleasance Liddell”.

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