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5 libri da scoprire e riscoprire per ampliare i propri orizzonti

Fra saggi, autobiografie e romanzi, scopriamo 5 libri da leggere per ampliare gli orizzonti e guardare la realtà da diversi punti di vista.

Leggere è un’attività arricchente sotto tanti punti di vista. I libri aiutano a uscire dalla quotidianità e a intrattenersi dopo una lunga giornata di studio o lavoro; vengono in nostro soccorso quando necessitiamo di una distrazione momentanea per non pensare troppo a ciò che ci fa star male; diventano fondamentali strumenti di ricerca e approfondimento…

I libri fanno piangere e ridere. Ci terrorizzano, a volte volutamente, altre volte meno. Spiegano, illustrano, creano mondi futuri e ci riportano in quelli passati.

Sono, insomma, strumenti indispensabili all’essere umano, anche a chi non ne fa un uso solito.

Ma i libri sono in grado di fare anche altro: spiegano l’uomo e il mondo, raccontandoli da migliaia e migliaia di anni. Perciò, alcune letture risultano illuminanti. Riescono ad allargare i nostri punti di vista, ad aprirci gli occhi su realtà o situazioni che abbiamo sempre guardato con altre prospettive.

Oggi vogliamo parlarti di 5 libri, fra nuovi arrivi e riscoperte, che per diverse ragioni sono in grado di ampliare gli orizzonti di chi abbia la fortuna di imbattersi nella loro lettura.

5 libri da leggere per ampliare gli orizzonti

Una vita non basta” di Enrico Galiano

È trascorso poco meno di un mese dall’uscita del nuovo libro di Enrico Galiano, e il professor Bove ha già emozionato e fatto riflettere tanti e tanti lettori italiani.

Fra i libri che ti suggeriremo per ampliare i tuoi orizzonti, “Una vita non basta” è perfetto per chi, impaurito, si rende conto di non riuscire a vivere con pienezza le sue giornate. Questo romanzo amplia gli orizzonti curando ferite impercettibili di dolori grandi, nascosti nelle pieghe del tempo.

«Quando desideri tanto qualcosa, fai come il colibrì: non aver paura di cadere. Anzi, impara a farlo a tutta velocità, per poi risalire.» Questa volta, però, a Teo sembra impossibile risalire: è stato bocciato in seconda liceo, ma soprattutto ha fatto qualcosa di davvero sbagliato, e ora dovrà scontare un’estate di lavori socialmente utili.

Sa che è una punizione giusta, eppure c’è qualcosa dentro di lui che non riesce a tenere a bada. Teo la chiama la Cosa proprio perché non è in grado di darle un nome: sa solo che è un nemico troppo forte e di cui non ha il coraggio di parlare a nessuno.

Di certo non ai suoi genitori, distanti anni luce, ma nemmeno a Peach, la sua migliore amica, l’unica che sa leggere i suoi silenzi e aggiustare con la musica i suoi giorni storti. Tutto cambia quando su una panchina incontra un signore anziano che dice di essere un ex professore di nome Francesco Bove.

La vita delle forme” di Alessandro Michele ed Emanuele Coccia 

Per motivi diametralmente opposti, fra i libri “illuminanti” che ti consigliamo oggi c’è il nuovo, prezioso saggio di Alessandro Michele ed Emanuele Coccia, che con “La vita delle forme” riflettono sul ruolo della moda nelle nostre vite e nella definizione della nostra identità.

La moda è uno strano incantesimo: ogni volta che ci vestiamo trasformiamo una qualunque forma o un qualunque colore del mondo che ci circonda nella nostra stessa pelle.

È questa strana magia che fa di essa assieme l’arte più potente e più metafisica. Per parlarne è quindi necessario far coincidere la creazione e la filosofia. È quello che fanno Alessandro Michele ed Emanuele Coccia in questo trattato senza pari sull’alchimia delle forme della vita di tutte e tutti noi.

Ripercorrendo e commentando l’opera del primo, adottando la postura e la forma grafica che un tempo era riservata ai libri sacri, il libro mostra che la moda è l‘arte più potente perché è l’unica capace di mutare in un attimo la nostra vita, il nostro corpo, il nostro volto.

4321” di Paul Auster

Fra i libri da “riscoprire” per allargare gli orizzonti c’è senza ombra di dubbio “4321“, uno dei capolavori di Paul Auster, recentemente scomparso dopo un periodo di malattia. Un romanzo incredibile che ne racchiude quattro per raccontare non una sola vita, ma quattro. O meglio, per raccontare tutte le vite possibili di uno stesso personaggio.

Perché, in fondo, è proprio così: gli incontri e le scelte che facciamo, anche quelle in apparenza più insignificanti, possono cambiare il corso degli eventi della vita rendendola del tutto diversa da come l’avremmo immaginata. Ci avevi mai pensato?

Cosa sarebbe stato della nostra vita se invece di quella scelta ne avessimo fatta un’altra? Che persone saremmo oggi se quel giorno non avessimo perso il treno, se avessimo risposto al saluto di quella ragazza, se ci fossimo iscritti a quell’altra scuola, se… Ogni vita nasconde, e protegge, dentro di sé tutte le altre che non si sono realizzate, che sono rimaste solo potenziali.

Paul Auster ha scritto “4321”, il romanzo di tutte le vite di Archie Ferguson, quella che ha avuto e quelle che avrebbe potuto avere. Fin dalla nascita Archie imbocca quattro sentieri diversi che porteranno a vite diverse e singolarmente simili, con elementi che ritornano ogni volta in una veste diversa.

Ricordatemi come vi pare” di Michela Murgia

C’è un personaggio pubblico che in questi anni ci ha raccontato, insegnato e ispirato, e non ha cessato di farlo nemmeno nei momenti più bui della sua vita.

I libri di Michela Murgia, tutti, senza eccezione, sono folgoranti. I romanzi raccontano di vite che sembrano lontane ma poi attraverso le pagine si avvicinano alla nostra sfiorandola e aprendovi importanti riflessioni. I saggi aiutano a leggere la contemporaneità, a scoprire di quante contraddizioni sia imbastita, a capire quanto sia necessario fare il proprio piccolo per renderla un posto migliore.

Con l’ultimo dei suoi libri, “Ricordatemi come vi pare”, Murgia ci lascia in eredità tutto questo, in un’autobiografia che commuove e illumina. Impossibile non allargare i propri orizzonti con quest’opera, che ti consigliamo anche se non conosci bene la sua autrice, anche se ti sembrerebbe l’ultimo titolo da poter leggere secondo i tuoi gusti.

La viva voce dell’intellettuale più lucida e appassionata del nostro tempo torna a visitarci per una formidabile resa dei conti sul potere, il femminismo, la fede, la letteratura. Ma soprattutto sulle dieci vite che ha vissuto con incantata sfacciataggine, senza paura, ripercorse oralmente nell’unica autobiografia organica possibile per una che ha attraversato il mondo correndo scalza, bruciando luminosamente ogni tappa.

Propaganda” di Edward L. Bernays 

Eccoci giunti al termine di questa composita carrellata di libri da leggere per ampliare gli orizzonti. La completiamo con una “riscoperta”, un classico della saggistica che risulta ancora attuale e che fa paura, per certi versi. Perché leggendo “Propaganda” – il cui sottotitolo è Come manipolare l’opinione pubblica – ci scopriamo ingranaggi di un sistema complesso e macchinoso in atto tutti i giorni in tutti gli ambiti del reale. 

Alla fine degli anni venti, qualche mese prima del Grande crollo di Wall Street, Edward L. Bernays, nipote di Freud, emigrato da un paio di decenni in America, scrive un manuale su come orientare l’opinione pubblica: Propaganda.

Un testo crudo nella sua sincerità, che tocca non solo il modo di vendere prodotti che il mercato non è ancora pronto ad accettare, ma che considera la politica al pari di una merce qualsiasi, mostrando il modo di influenzare i risultati elettorali e quindi i meccanismi decisionali che stanno alla base della democrazia.

A partire da questo saggio illuminante, Bernays farà una carriera di “spin doctor” straordinaria. Diventerà il dottore dell’età del consumo e lo stratega finissimo nel lanciare le mode. Sarà consulente ascoltatissimo delle strategie industriali della American Tobacco Company, della Dodge, della General Motors, dei grandi trust dell’energia.

Ma anche dell’Associazione degli industriali americani che combatterono il New Deal di Roosevelt. E nel dopoguerra, in piena Guerra fredda, divenne il suggeritore del colpo di stato antisocialista in Guatemala, pur di difendere i minacciati interessi della United Fruit, attraverso una influente operazione di lobbying al Congresso americano.

Inutile dire che il suo insegnamento e le sue riflessioni teoriche sono ancora di grande attualità, in una fase quale quella odierna segnata dalle nuove macchine di propaganda “sovraniste”. Un libro che non vende “prodotti” ma idee per farlo.

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