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“4321” di Paul Auster, quando le scelte che facciamo ci cambiano la vita

Il libro con cui vi auguriamo il buongiorno è un capolavoro della narrativa americana contemporanea. "4321" di Paul Auster è un romanzo unico nel suo genere, che ci insegna come le scelte in apparenza più insignificanti ci cambino la vita per sempre.

Paul Auster è uno dei più grandi autori del Postmodernismo americano. Oggi, come libro del giorno, vi portiamo alla scoperta di “4321“, un libro unico nel suo genere, un romanzo che rapisce, emoziona, stupisce; una storia che ne contiene quattro.

Le quattro vite di Archie Ferguson

Nel suo romanzo, Paul Auster non si limita a raccontare la vita e le avventure di un giovane americano di discendenza ashkenazita che vive negli Stati Uniti del boom economico. In “4321”, lo scrittore postmodernista ci porta alla scoperta delle quattro possibili vite di Archie Ferguson. E siamo noi a scegliere come leggerle. In ordine crescente, 1234, decrescente, 4321, sparso, 3214; seguendo di volta in volta le fasi dell’esistenza di Archie nelle loro quattro possibilità, o terminando tutta la storia prima di riprenderne un’altra. Paul Auster gioca con noi lettori e con Archie, come farebbe un burattinaio abile e geniale.

Vivere è scegliere

“Tu non vuoi cambiare il mondo, Archie, tu vuoi capirlo per trovare il modo di riuscire a viverci”.

È un po’ quel che succede al lettore di “4321”, che sfoglia le pagine curioso, attratto dalla forma unica del romanzo, e cerca una chiave di lettura di questo libro che è uno ed è anche quattro, poliedrico e sfaccettato come lo è la vita. Ed in fondo, è un po’ quello che subito ci colpisce e ci invoglia a leggere il capolavoro di Paul Auster: quante volte ci chiediamo cosa sarebbe successo se avessimo intrapreso un’altra strada piuttosto che quella che abbiamo scelto?

Con “4321” facciamo esperienza dell’immensa possibilità che ci offre il mondo, ma anche della forza del destino, che trascende ogni capacità di comprensione.

4321“, la trama

Cosa sarebbe stato della nostra vita se invece di quella scelta ne avessimo fatta un’altra? Che persone saremmo oggi se quel giorno non avessimo perso il treno, se avessimo risposto al saluto di quella ragazza, se ci fossimo iscritti a quell’altra scuola, se… Ogni vita nasconde, e protegge, dentro di sé tutte le altre che non si sono realizzate, che sono rimaste solo potenziali.

E cosi ogni individuo conserva al suo interno, come clandestini su una nave di notte, le ombre di tutte le altre persone che sarebbe potuto diventare. La letteratura, e il romanzo in particolare, ha da sempre esplorato la «vita virtuale»: non la vita dei computer, ma i destini alternativi a quelli che il caso o la storia hanno deciso, quasi che attraverso la lettura si riesca a fare esperienza di esistenze alternative.

Paul Auster ha deciso di prendere alla lettera questo compito che la letteratura si è data: e ha scritto “4321”, il romanzo di tutte le vite di Archie Ferguson, quella che ha avuto e quelle che avrebbe potuto avere. Fin dalla nascita Archie imbocca quattro sentieri diversi che porteranno a vite diverse e singolarmente simili, con elementi che ritornano ogni volta in una veste diversa: tutti gli Archie, ad esempio, subiranno l’incantesimo della splendida Amy.

Auster racconta le quattro vite possibili di Archie in parallelo, come fossero quattro libri in uno, costruendo un’opera monumentale, dal fascino vertiginoso e dal passo dickensiano, per il brulicare di vita e di personaggi. Ma c’è molto altro in “4321”. C’è la scoperta del sesso e della poesia, ci sono le proteste per i diritti civili e l’assassinio di Kennedy, c’è lo sport e il Sessantotto, c’è Parigi e c’è New York, c’è tutta l’opera di Auster, come un grande bilancio della maturità, e ci sono tutti i maestri che l’hanno ispirato, c’è il fato e la fatalità, c’è la morte e il desiderio.

Chi è Paul Auster

Scrittore, poeta e sceneggiatore, l’autore di “4321” è considerato uno dei più grandi scrittori del postmodernismo americano, insieme a Thomas Pynchon e Don DeLillo. Nato nel New Jersey il 3 febbraio del 1947, si è laureato alla Columbia University, dopo aver compiuto diversi viaggi in Europa. Ha lavorato come traduttore in Francia dal 1971 al 1974, anno in cui è tornato negli Stati Uniti e ha pubblicato la raccolta di versi Unheart. Con The invention of solitude, romanzo autobiografico incentrato sulla morte del padre. Ma il successo vero e proprio è arrivato nel 1985 con City of glass, primo capitolo di New York trilogy, a cui sono seguite ancora diverse opere, fra cui “4321”.

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