Giorgio Gaber è uno dei grandi interpreti della musica italiana. In occasione del 25 aprile, festa della liberazione, vogliamo ricordare una delle sue canzoni più belle e famose: La libertà. Una canzone simbolo dell’artista, come la celebre “Io non mi sento italiano“.
La libertà, Giorgio Gaber
“Vorrei essere libero, libero come un uomo.Vorrei essere libero come un uomo.Come un uomo appena nato che ha di fronte solamente la naturae cammina dentro un bosco con la gioia di inseguire un’avventura,sempre libero e vitale, fa l’amore come fosse un animale,incosciente come un uomo compiaciuto della propria libertà.La libertà non è star sopra un albero,non è neanche il volo di un moscone,la libertà non è uno spazio libero,libertà è partecipazione.Vorrei essere libero, libero come un uomo.Come un uomo che ha bisogno di spaziare con la propria fantasiae che trova questo spazio solamente nella sua democrazia,che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegaree nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà.La libertà non è star sopra un albero,non è neanche avere un’opinione,la libertà non è uno spazio libero,libertà è partecipazione.La libertà non è star sopra un albero,non è neanche il volo di un moscone,la libertà non è uno spazio libero,libertà è partecipazione.Vorrei essere libero, libero come un uomo.Come l’uomo più evoluto che si innalza con la propria intelligenzae che sfida la natura con la forza incontrastata della scienza,con addosso l’entusiasmo di spaziare senza limiti nel cosmoe convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.La libertà non è star sopra un albero,non è neanche un gesto o un’invenzione,la libertà non è uno spazio libero,libertà è partecipazione.La libertà non è star sopra un albero,non è neanche il volo di un moscone,la libertà non è uno spazio libero,libertà è partecipazione.”
Una canzone manifesto
La libertà è la canzone manifesto della poetica di Giorgio Gaber, in quanto riassume il concetto delle sue canzoni, del suo modo di intendere la vita, la musica, la politica e il teatro. “La libertà è partecipazione” esprime con quattro semplici parole il significato di cosa sia la libertà per il signor G.: libertà è far parte di qualcosa, vivere in una società e non può essere vissuta in solitudine.
La libertà non è stare sopra un albero
Giorgio Gaber scrive di volersi sentire libero come un uomo, di volersi compiacere della propria libertà che gli appartiene in quanto essere umano che vive nella società. Nel ritornello il cantautore esprime cosa non sia per lui la libertà:
La libertà non è star sopra un albero
Non è neanche il volo di un moscone
La libertà non è uno spazio libero
Libertà è partecipazione.
Essere libero non significa vivere in solitudine, fuori dalla società: la libertà non deve essere fine a se stessa, ma deve essere condivisa; “non è neanche il volo di un moscone” perché non ci si può sentire liberi stando soli, ma la libertà è collettiva, che si può provare solo stando in una democrazia.
È infatti la democrazia la terra in cui si può spaziare con la fantasia e innalzarsi con la propria intelligenza e con la forza del proprio pensiero personale. Inoltre essere liberi per il Signor G. non è un gesto insolito, non è né un’invenzione, né un’opinione, ma è una caratteristica naturale dell’uomo perché è un animale sociale.
La libertà non è star sopra un albero,non è neanche avere un’opinione,la libertà non è uno spazio libero,libertà è partecipazione.