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Una frase di David Leavitt sull’amore universale e libero

In occasione del Pride Month e della sfilata di Roma in programma oggi, vogliamo condividere questa frase di David Leavitt, scrittore statunitense che nei suoi romanzi ha affrontato le tematiche legate ai diritti della comunità Lgbtqia+. 

L’amore è amore, senza differenze di genere. In occasione del Pride Month e della sfilata per il Roma Pride in programma oggi, vogliamo condividere questa frase di David Leavitt, scrittore statunitense che nei suoi romanzi ha affrontato le tematiche legate ai diritti della comunità Lgbtqia+. 

“L’amore sboccia tra persone, non tra sessi. Perché porsi dei limiti?”

L’amore universale

Per amore si compiono azioni buone nei confronti di chi ci circonda, siano essi familiari o amici, senza alcune distinzione. Lo stesso discorso vale per il sentimento amoroso che si prova nei confronti della persona con cui si fanno progetti di vita insieme: si può scegliere di amare una persone indipendentemente da cultura, lingua, razza o qualsiasi altra differenza: per questo si parla di un sentimento universale e senza limiti come dice Leavitt, proprio perché più è intenso il sentimento, più può fare del bene reciproco a coloro che lo provano.

La frase dello scrittore David Leavitt potrebbe essere il perfetto slogan per il Roma Pride di oggi 15 giugno: la partenza della parata è prevista alle ore 14 da Piazza della Repubblica e si arriverà in viale delle Terme di Caracalla intorno alle ore 20. Giornate come il Pride, insieme all’opera di intellettuali e scrittori come lo stesso Leavitt, hanno contribuito a far evolvere la società e a favorire il riconoscimento della libertà di esistere della comunità Lgbtqia+.

La difesa di diritti come l’inclusione, l’uguaglianza e le pari opportunità deve essere un impegno quotidiano e continuativo, che non deve fermarsi al mese di giugno dedicato al Pride, affinché tutti possano manifestare il proprio amore in libertà e senza limiti di genere

David Leavitt

Figlio di un professore della Stanford University di Palo Alto, Leavitt si è trasferito all’Est nel periodo degli studi universitari per iscriversi all’Università di Yale. Qui ha studiato composizione creativa e si è laureato nel 1983. Dopo la laurea si è trasferito a New York, dove ha conosciuto con lo scrittore Gary Glickman, il suo attuale compagno. Da New York si è in seguito trasferito con il suo compagno a East Hampton.

Si è affermato nel 1984 con i nove racconti di Ballo di famiglia, seguiti da altri successi, fra cui:  Eguali amori, Il voltapagine e La lingua perduta delle gru. Leavitt ha vissuto a lungo in Italia, dove ha ottenuto grande successo. Nei suoi romanzi,  Leavitt ha affrontato ripetutamente la tematica omosessuale nei suoi romanzi. A questo proposito, ha scritto: “Ho scritto quello che avrei voluto leggere quando ero adolescente, ma che nessun libro raccontava”. 

La lingua perduta delle gru

«I miei genitori sono gente aperta. Non resteranno annientati dalla notizia» pensa Philip Benjamin, il protagonista di questo romanzo nel momento in cui, a venticinque anni, si appresta a rivelare alla famiglia la propria omosessualità. Eppure per Rose e Owen, piccoli intellettuali nella sfavillante New York degli anni ottanta, la scoperta delle inclinazioni amorose del figlio apre una crepa dapprima sottile, poi sempre più profonda e insanabile, nel delicato equilibrio affettivo familiare.

Ma in questo paesaggio familiare desolato, in questo sfacelo di relazioni personali, Philip, e non solo lui, saprà individuare la strada per la costruzione di una vita sentimentale flessibile, realistica, libera, ma saldamente ancorata all’autenticità e alla sincerità. 

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