Sei qui: Home » Arte » Expo Milano 2015, le opere d’arte da visitare

Expo Milano 2015, le opere d’arte da visitare

Expo non è solo un'opportunità per conoscere il cibo e la storia delle diverse nazioni. L'esposizione universale di Milano permette anche di scoprire l'arte e la cultura delle varie culture protagoniste...

infoMILANO – Expo non è solo un’opportunità per conoscere il cibo e la storia delle diverse nazioni. L’esposizione universale di Milano permette anche di scoprire l’arte e la cultura delle varie culture protagoniste. Qualche giorno fa vi abbiamo parlato delle opere d’arte presenti al Padiglione Italia e della mostra ‘Il Tesoro d’Italia” curata da Vittorio Sgarbi ed allestita presso il padiglione di Eataly. Ma esiste una vera e propria mostra ‘a cielo aperto’ che contraddistingue l’esposizione universale, con statue e quadri sparsi all’ingresso e dentro i diversi padiglioni. Scopriamoli insieme.

 

IL SEME DELL’ALTISSIMO – L’opera di Isgrò è installata nell’accesso principale dell’Expo Center per accogliere i milioni di visitatori che giungeranno a Milano da tutte le parti del mondo. Il seme è principio primo e origine dello sviluppo potenziale: è simbolo di fecondazione, è sorgente di vita in natura e nell’uomo. Appartiene all’universo e di esso è parte integrante e imprescindibile, in ogni sua espressione, simbolica e materiale.

 

LE QUATTRO ALI – Si tratta di quattro sculture poste ai quattro lati di Piazza Italia che l’artista Daniel Libeskind ha creato per Expo Milano 2015. Alte 10 metri e pesanti 14 tonnellate, ognuna di esse è costituita da tre sinuose eliche intrecciate, proiettate a spirale verso l’esterno come i rami di un albero. Durante l’Esposizione Universale animeranno Piazza Italia producendo un flusso costante di suoni, immagini e forme pulsanti, ispirate alle tendenze tecnologiche del futuro.

 

CARCIOFI TRICOLORE – Davanti al padiglione francese, all’ingresso dell’orto labirinto, c’è una scultura dell’artista Patrick Laroche, leader del movimento degli scultori parigini. Tre carciofi, uno blu, uno bianco e uno rosso, che richiamano i colori della bandiera nazionale.

 

 

LA MADONNINA – La copia della Madonnina che domina Milano dalla guglia più alta del Duomo è situata all’interno del padiglione della Veneranda Fabbrica. La Madonnina è unica, ma la riproduzione dà la possibilità a tutti di avvicinarla, anche ai diversamente abili, per contemplare la sua bellezza e il suo significato più profondo. La Madonnina è sospesa tra acqua e cielo, elementi che segnano un percorso senza fine.

  

 

L’UTIMA CENA – L’’Ultima Cena’ di Tintoretto domina il padiglione della Santa Sede. La grande tela del pittore veneziano, proveniente dalla chiesa di San Trovaso a Venezia, venne commissionata all’artista dalla Scuola del Sacramento congiuntamente alla Lavanda dei Piedi (oggi a Londra alla National Gallery) tra il 1561 e il 1562. Tra alcuni mesi, è programmata la sostituzione di quest’opera con un arazzo di Pieter Paul Rubens, raffigurante l’istituzione dell’Eucarestia, proveniente dal Museo Diocesano di Ancona.

 

 

LA DONNA CAROTA – Si tratta di un’opera scenografica di plastic-art realizzata da Luigi Serafini e presente all’interno del Padiglione Eataly. Protagonista una donna artificiale in plastica a grandezza naturale che sembra vera, con i seni e il pube scoperti e la parte inferiore del corpo che si tramuta in una carota gigante. La donna è in posizione supina, in parte coperta dalla terra in una teca che ricorda una bara e ha le braccia aperte con le mani che reggono due carote.

 

 

SEDIA DI SPAGHETTI – All’interno del Parco delle Sculture di Eataly, è possibile ammirare la sedia realizzata da Gaetano Pesce che sembra fatta di spaghetti o di lombrichi, dal titolo “Senza fine unica”.

 

LA MACCHINA DI SANTA ROSA – Una torre illuminata da fiaccole e luci elettriche: ecco l’unico monumento italiano trasportato e ricostruito negli spazi dell’Esposizione Universale. La macchina di Santa Rosa, il simbolo di Viterbo, l’antica città dei papi a un centinaio di chilometri da Roma, è il simbolo della processione che ogni anno il 3 settembre si svolge nella città.

 

SCULTURE SLOVACCHE – Sia all’interno che all’esterno, il Padiglione della Slovacchia è ricco di opere d’arte particolari. Ecco i tre personaggi con le loro ‘smorfie d’artista’.

 

2 giugno 2015
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione Riservata