Il giovane artista italiano che dipinge l’Inferno di Dante sui violini
I violini, su cui Leonardo Frigo dipinge i canti dell’Inferno dantesco, diventano al tocco della sua mano vere e proprie opere d’arte, simboli nel mondo della cultura italiana
I violini, su cui Leonardo Frigo dipinge i canti dell’Inferno dantesco, diventano al tocco della sua mano vere e proprie opere d’arte, simboli nel mondo della cultura italiana
Il Corriere della Sera ha proposto in Parlamento di istituire il Dantedì, il giorno ufficiale per la commemorazione di Dante Alighieri
“Un capitolo intero della biografia dantesca avrà bisogno di una robusta riscrittura”, dichiara Paolo Pellegrini, docente di Filologia all’Università di Verona
Francesco Fioretti ha sentito l’urgenza di riscrivere la Divina Commedia in una lingua attuale e moderna così da consentire a tutti di entrare nell’immaginario dantesco agevolmente. Il risultato non è più un poema, ma un romanzo contemporaneo.
Lo abbiamo monumentalizzato e chissà se lo abbiamo capito. In qualche modo è stata una forma di rimozione, quella di collocarlo su un piedistallo di granito e in questo modo di tenerlo a debita distanza. Il Sommo, il Padre Dante. Il colosso di Santa Croce, il convitato di pietra.
Era il 1340 quando Edoardo III d’Inghilterra, proclamandosi re di Francia, provocò, dopo una guerra più o meno fredda che durava già da qualche anno, quella che tempo dopo sarebbe passata alla storia come la Guerra dei Cent’anni.
La prima cosa che vorremmo chiarire in questo blog è come dobbiamo immaginarci l’autore della Divina Commedia. Qual era il suo vero volto?
Ci si chiede perché, se lo chiedono gli studenti delle scuole superiori prima delle interrogazioni, i traduttori in tutte le lingue del mondo, i membri delle Società Dantesche diffuse in tutto l’Occidente, qualche volta anche gli editori. Perché tutto questo Dante?…