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Dantedì, il flash mob alla finestra con il canto di Paolo e Francesca

Aprire la finestra e leggere al vento alcuni versi del Canto V dell'Inferno: si celebrerà così il primo Dantedì della storia

In occasione del Dantedì, aprire le finestre e uscire in balcone per leggere le due terzine del canto quinto dell’Inferno, in cui Paolo e Francesca dimostrano che l’amore vince tutto. L’invito al flash mob per “dichiarare il nostro amore per l’Italia con Dante” viene dalla Società Dante Alighieri che lancia una campagna mondiale per celebrare il Sommo Poeta leggendo la Divina Commedia il 25 marzo. 

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Arriva il Dantedì: ecco tutte le iniziative per celebrare il Sommo Poeta

Riscoprire Dante e la bellezza senza tempo delle sue opere può essere un modo per restare uniti in questi giorni difficili. Ecco, come funziona il Dantedì

Il primo Dantedì

“Lo celebreremo per la prima volta mentre il Coronavirus ci ‘offende’, tenendoci separati dai luoghi e dalle persone che amiamo, mentre l’Amore e Dante ci uniscono” spiega la Società Dante Alighieri, sottolineando che “come tutto il mondo ci sta dimostrando in questi giorni, anche l’amore per l’Italia non ci abbandonerà”.

Come funziona

L’appuntamento con il Dantedì di mercoledì 25 marzo è alle 18 italiane, per leggere tutti insieme le terzine dal V canto dell’Inferno che la Società Dante Alighieri invita a registrare con gli smartphone e a condividere nei social network con hashtag #stoacasacondante #ioamolacultura #WeAreItaly: “Amor, ch’al cor gentil ratto s’apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende. Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona”.

Chi partecipa

Hanno confermato la loro adesione al Dantedì molte città italiane, tra cui Firenze, Roma, Venezia e all’estero Mosca, Togliattigrad, Rostov sul Don. Ma anche Porto, Phuket, Buenos Aires, Cambridge, Rafaela, Melbourne, Parigi, Tbilisi, Yerevan, Campana, Tolosa, Granada, Isole Canarie, Malaga, Michigan, Maracay e Tirana. Tra gli altri hanno dato loro testimonianze all’iniziativa lo scrittore Gianrico Carofiglio, il linguista Giulio Ferroni, il critico d’arte Claudio Strinati, il poeta Davide Rondoni. Molti altri si stanno aggiungendo in queste ore.

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