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Volodymyr Zelensky, chi è l’ex comico diventato presidente e simbolo resistenza

Di lui vediamo in questi giorni i videomessaggi in cui esorta gli ucraini a resistere. Ripercorriamo la storia di Volodymyr Zelensky che lo ha portato da comico a simbolo della resistenza ucraina.

In questi giorni lo vediamo parlare ai suoi connazionali, esortandoli a resistere e sottolineando come lui rimanga in città a guidare la resistenza contro l’invasione russa. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è mostrato più volte nel distretto governativo di Kiev, vestito in abiti comuni, quasi mimetici, lontano dal dress-code di un capo di Stato. Ripercorriamo la sua storia che lo ha portato da comico a diventare simbolo della resistenza in Ucraina.

Chi è Volodymyr Zelensky

Volodymyr Oleksandrovyč Zelens’kyj, ufficialmente Zelenskyy è nato a Kryvyj Rih il25 gennaio 1978). Prima di essere nominato il 20 maggio 2019 Presidente dell’Ucraina è stato attore, sceneggiatore, regista e comico. Nato e cresciuto a Kryvyj Rih in una famiglia di origine ebrea e di madrelingua russa, Zelens’kyj si è laureato in giurisprudenza all’Università Economica Nazionale di Kyiv, per poi cimentarsi nella carriera di attore. Ha fondato la casa di produzione Kvartal 95, che ha prodotto diversi film, cartoni animati e serie tv, tra cui Servitore del Popolo, in cui lo stesso Zelens’kyj ha interpretato un professore del liceo che viene inaspettatamente eletto presidente dell’Ucraina. Nel marzo 2018 alcuni dipendenti di Kvartal 95 hanno fondato un partito politico con lo stesso nome dello show, cavalcando la popolarità che quest’ultimo aveva riscosso.

La candidatura a Presidente Ucraina 

Il 31 dicembre 2018 Zelensky ha annunciato la sua candidatura per le elezioni presidenziali del marzo successivo. Nonostante non avesse alcuna esperienza politica, la sua popolarità come comico e le sue posizioni anti-corruzione lo hanno fatto balzare fin da subito in testa nei sondaggi. Dopo essere risultato il candidato più votato al primo turno, il 21 aprile 2019 ha sconfitto al ballottaggio il presidente uscente Petro Porošenko con il 73% dei consensi. Identificatosi come populista, si è attestato su posizioni europeiste e anti-establishment.

Subito dopo l’elezione, come previsto dalla legge ucraina, ha sciolto il parlamento e indetto nuove elezioni per il luglio successivo, ampiamente vinte dal suo partito, che ha conquistato la maggioranza assoluta dei seggi. Da presidente, Zelensky ha puntato sulla digitalizzazione dell’amministrazione e sulla conciliazione tra le aree russofone e quelle a maggioranza ucraina del Paese. La sua strategia comunicativa prevede un massiccio uso dei social network, in particolare Instagram. Durante la sua amministrazione ha affrontato la Pandemia di COVID-19 e la conseguente crisi economica. I critici di Zelensky, seppur riconoscendogli progressi nella lotta alla corruzione, hanno espresso il timore che la sua lotta contro gli oligarchi abbia portato ad una centralizzazione del potere nelle sue mani durante il suo mandato presidenziale. I detrattori dicono che sia un “presidente fantoccio” messo a capo dell’Ucraina da esterni per favorire un controllo più occidentale del territorio ucraino. 

Durante la campagna elettorale presidenziale, Zelensky aveva promesso di trovare una soluzione alla crisi russo-ucraina, cominciata nel 2014; dopo l’elezione, ha provato a stabilire ulteriori relazioni diplomatiche con il presidente russo Vladimir Putin. Tuttavia, le tensioni tra i due Paesi sono aumentate in questi giorni, in seguito alla proposta di Zelensky di far entrare l’Ucraina nella NATO, e sono culminate con l’invasione su larga scala dell’esercito russo nel territorio ucraino.

Nemico numero 1

“Secondo le nostre informazioni, il nemico ha contrassegnato me come obiettivo numero 1 e la mia famiglia come obiettivo numero 2. Vogliono distruggere politicamente l’Ucraina distruggendo il capo dello Stato. Secondo le nostre informazioni, gruppi di sabotaggio nemici sono entrati a Kiev, ma io resto qui”. E’ questo uno dei tanti, ultimi messaggi del  presidente Volodymyr Zelensky mentre piovono bombe su Kiev. Zelensky da giorni lancia lancia una serie di appelli agli altri Stati europei e diversi messaggi drammatici attraverso i canali social del governo. A prescindere dall’estrazione politica, se andasse giudicato soltanto l’uomo che stiamo vedendo in questi giorni, di certo Zelensky rappresenta un esempio di resistenza e di patriottismo.

 

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