MILANO – Stamattina è stata aperta al Palazzo di Giustizia di Milano la camera ardente di Francesco Saverio Borrelli, morto il 20 luglio 2019 a causa di un tumore all’età di 89 anni. Nel pomeriggio avverranno i funerali. Assieme a Antonio Di Pietro, Gherardo Colombo, Ilda Boccassini, Piercamillo Davigo, Borrelli è stato un membro del pool di giudici di Mani Pulite, il caso che ha fatto esplodere la politica italiana nel 1992.
L’addio ufficiale a Francesco Saverio Borrelli
Dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, dal mondo della politica giungono messaggi di cordoglio per Francesco Saverio Borrelli: «Addio a un magistrato galantuomo. Protagonista di una stagione di inchieste fondamentali nella storia del Paese, mai cercò la ribalta personale » ricorda Sassoli. «Era una persona che rifuggiva anche dal titolo di capo che non gli piaceva. Un magistrato che era pronto a sentire tutti i problemi di qualsiasi tipo nelle indagini che potevano presentarsi per i magistrati» dichiara Arnaldo Spataro, ex membro del pool.
Lo scandalo di Mani pulite
Il 1992 è stato un anno di terremoto per la politica italiana. Da un lato, gli omicidi dei magistrati Falcone e Borsellino da parte della mafia, dall’altro lato l’esplosione del caso di corruzione che ha segnato la fine della Prima Repubblica: Mani pulite. Fu il pool di giudici guidato da Francesco Saverio Borrelli a scoprire il larghissimo giro di tangenti da milioni di lire che coinvolgeva i partiti di governo, DC e PSI, e tantissimi imprenditori italiani.
Fu una crisi da cui il governo non si riprese più. Alle successive elezioni i partiti coinvolti nello scandalo persero completamente la fiducia dell’elettorato italiano, che ripose la sua fiducia in partiti di nuova creazione o in partiti rimasti fino a quel momento minoritari. Chi aveva governato l’Italia fin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fu spazzato via. Una vera e propria rivoluzione nella politica italiana, che ha suscitato non poche polemiche e critiche, ma che sicuramente ha costituito uno spartiacque nel modo di intendere il rapporto tra potere giudiziario e potere esecutivo. Di seguito, alcuni libri per approfondire il tema.
[amazon_link asins=’8861905145,B019FGSYF2,886190002X,8811689201′ template=’ProductCarousel’ store=’libreriamo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’c7a49581-24d6-46b1-98dc-22d4e7b05f17′]