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“Beirut è…”, l’omaggio commosso di Corrado Formigli alla città che ama la libertà

"Beirut è la forza di rialzarsi in piedi, la bellezza dopo la guerra, il sorriso dopo la paura...". Scrive così il giornalista e reporter di guerra Corrado Formigli sulla sua pagina Facebook

“Beirut è la forza di rialzarsi in piedi, la bellezza dopo la guerra, il sorriso dopo la paura…”. Scrive così il giornalista e reporter di guerra Corrado Formigli sulla sua pagina Facebook in un omaggio commosso e a Beirut. 

L’omaggio di Corrado Formigli 

Beirut non è la capitale del Libano. Beirut è un luogo che appartiene a tutti coloro che amano la libertà, il coraggio, la contaminazione culturale. Beirut è la forza di rialzarsi in piedi, la bellezza dopo la guerra, il sorriso dopo la paura. Non posso credere che Gemmayze, Mar Mikail, Ashrafieh, i quartieri laici e creativi della città siano stati distrutti. Ogni amico col quale ho parlato a Beirut ha avuto danni in casa o amici feriti. È una catastrofe enorme che piomba su un paese già piegato dalla crisi economica e dalla pandemia. Il Libano è un paese colto, è una culla di civiltà. Ha musei bellissimi, ha accolto, piccolo com’è, milioni di profughi senza piegarsi né lamentarsi. Piango per Beirut, per le persone meravigliose che lì ho conosciuto. L’Italia e l’Europa devono aiutare questo piccolo grande paese a rialzarsi. Per riconoscenza e per intelligenza. Un Libano di nuovo in piedi è fondamentale per l’equilibrio del Medio Oriente. E anche per la nostra sicurezza. E oggi dobbiamo essere tutti libanesi, senza distinzioni etniche o religiose.

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