La scuola è parte della nostra vita, le ore sui banchi rappresentano, per ognuno di noi, i momenti più importanti. Con questa pandemia, purtroppo, la scuola ci è stata tolta ed è stata sostituita con lunghe ore passate davanti al computer. Ma ora ci manca, ci mancano i momenti da condividere con i nostri coetanei. In vista del rientro in classe di molti ragazzi, domani 25 gennaio 2021, rileggiamo una poesia di Gianni Rodari intitolata “Una scuola grande come il mondo”. Un pensiero e parole profonde per riflettere su quello che significa “imparare”, sempre, ovunque.
Una scuola dove imparare ogni giorno
C’è una scuola dove possiamo imparare ogni giorno: il mondo. È la vita che tutti i giorni ci insegna qualcosa. Per questo Gianni Rodari la chiama “scuola grande come il mondo”; perché qui ci insegnano tutti “maestri e professori, avvocati, muratori, televisori, giornali, cartelli stradali, il sole, i temporali, le stelle.” Ogni momento è in grado di darti qualcosa, un motivo di crescita. E perciò viviamo contornati da insegnanti, in realtà, e affrontiamo tutti i giorni lezioni facili e difficili. Nella vita, come tra le mura di una scuola, impariamo a giocare, dormire, amare. Impariamo, come ogni lezione, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo.
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Gianni Rodari è l’autore più amato da generazioni. La sua forza è quella di far breccia nel cuore dei bambini e degli adulti
Lo abbiamo fatto in questo anno, così difficile e così diverso, dove siamo stati ri-educati su qualsiasi aspetto del quotidiano. L’hanno fatto i bambini, i ragazzi, ogni studente in ogni parte del mondo. Hanno rinunciato alla loro zona confort, alla loro sicurezza su un banco di scuola. E si sono immersi nel mondo, nella vita che cambia e ti porta a cambiare con lei.
In questo mondo in cui non si smette di imparare mai. Se amiamo imparare, perciò, basta fare come Gianni Rodari scrive: “apri gli occhi e anche tu sarai promosso!”
La poesia
C’è una scuola grande come il mondo.
Ci insegnano maestri e professori,
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali, le stelle.
Ci sono lezioni facili
e lezioni difficili,
brutte, belle e così così…
Si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino
ad arrabbiarsi.
Ci sono esami tutti i momenti,
ma non ci sono ripetenti:
nessuno può fermarsi a dieci anni,
a quindici, a venti,
e riposare un pochino.
Di imparare non si finisce mai,
e quel che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già.
Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso!
Stella Grillo