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Rabindranath Tagore ci racconta l’amore con la poesia “Se tu non parli”

"Se tu non parli" è una dolce poesia scritta da Rabindranath Tagore, un inno all'amore, ricco di immagini e sinestesie.

Rabindranath Tagore è uno dei poeti più letti al mondo. La delicata ricchezza dei suoi versi riesce a trasportarci in un universo parallelo in cui la natura fa da protagonista e al tempo stesso da sfondo nelle vicende umane. Il componimento che vi proponiamo oggi è “Se tu non parli”, una breve poesia suddivisa in due strofe che, con meravigliose immagini e sinestesie, raccontano l’amore.

Se tu non parli di Rabindranath Tagore

Se tu non parli
Riempirò il mio cuore del tuo silenzio
E lo sopporterò.
Resterò qui fermo ad aspettare
Come la notte
Nella sua veglia stellata
Con il capo chino a terra
Paziente.

Ma arriverà il mattino
Le ombre della notte svaniranno
E la tua voce
In rivoli dorati inonderà il cielo.
Allora le tue parole
Nel canto
Prenderanno ali
Da tutti i miei nidi di uccelli
E le tue melodie
Spunteranno come fiori
Su tutti gli alberi della mia foresta.

Rabindranath Tagore

Rabíndranáth Thákhur, in Occidente meglio noto con il nome anglicizzato Rabindranath Tagore, nasce a Calcutta il 7 maggio 1861 da una nobile famiglia bengalese. Ultimo di quattordici fratelli, Rabindranath non segue degli studi regolari, viene bensì educato dal padre, che si occupa a trecentosessanta gradi del figlio, con cui condivide anche esperienze di viaggio.

Nel 1874, la famiglia vive un momento tragico: la madre di Rabindranath muore, e il giovane va a vivere con il fratello Dwijendranath, che è poeta, musicista e filosofo, e con la cognata. Già in questo periodo, Rabindranath comincia a scrivere e comporre poesie – a questi anni risale anche “Il lamento della natura” –, che subito vengono pubblicate in diverse riviste. Nel 1878 compie il suo primo viaggio in Inghilterra e vi rimane 17 mesi. Henry Morley diviene il suo insegnante di letteratura e musica. Al ritorno in patria, Tagore compone il dramma musicale “Il genio di Valmiki” e “I canti della sera”.

Nel 1883 Tagore sposa Mrinalini Devi, che ha solo dieci anni e da cui Rabindranath Tagore avrà cinque figli. I due vanno a vivere a Ghazipur. Risale al 1890 un secondo viaggio in Europa, durante cui il poeta visita L’Inghilterra, l’Italia e la Francia. Al ritorno, compone numerose opere, fra drammi, raccolte poetiche e diari di viaggio.

Dal 1902, comincia per Tagore un grande dramma: muore la moglie. Poco dopo, muoiono anche la figlia e il figlio minore. Tagore è devastato dal dolore del lutto, che si riflette nelle poesie scritte in questo periodo. Nel 1913, dopo un terzo viaggio in Europa e moltissime poesie pubblicate, Rabindranath Tagore viene insignito del Nobel per la Letteratura.

L’uomo, che nell’ultimo periodo della sua vita si dedica alle arti figurative creando più di 2000 disegni e dipinti, muore il 7 agosto 1941.

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