“Nuda sei semplice” è la splendida poesia di Pablo Neruda, letta da Massimo Troisi nel film “Il Postino“, che ha consacrato l’attore napoletano nell’olimpo delle star del cinema.
Il postino
Ispirato al romanzo del cileno Antonio Skármeta, il film uscito nel 1994 racconta l’amicizia nata fra il poeta cileno Pablo Neruda e il postino Mario Ruppolo, un personaggio di fantasia, interpretato dall’attore napoletano. Morto nel sonno poche ore dopo la fine delle riprese, Massimo Troisi non vide mai la pellicola finita. Insieme a lui a dirigere il film c’era anche Michael Radford, regista britannico principalmente noto per aver diretto Orwell 1984 e Il mercante di Venezia.
Il potere della poesia
Il film è ambientato nell’estate del 1952, in un’isola del sud Italia. Mario Ruoppolo (Massimo Troisi) si rifiuta di seguire la tradizione familiare che lo vuole pescatore. Così trova lavoro come postino. L’unico suo compito è quello di consegnare le lettere ad un personaggio illustre: il poeta Pablo Neruda, in esilio in Italia a causa delle proprie idee politiche.
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Mario resterà sorpreso dalle numerose lettere che l’uomo riceve ogni giorno, così decide di acquistare un libro del poeta, per capire cosa si nasconde dietro la sua popolarità. Tra i due nasce una forte amicizia e Don Pablo decide di aiutare Mario a conquistare il cuore di Beatrice (Maria Grazia Cucinotta).
Il giovane uscirà dal guscio della propria timidezza e grazie alla poesia e ai consigli di Neruda riuscirà a sposare, dopo aver superato numerosi ostacoli, la sua Beatrice. A fare breccia nel cuore di Beatrice sarà proprio una poesia di Neruda, “Nuda sei semplice, tratta da “Cento sonetti d’amore“.
Nuda sei semplice – Pablo Neruda
Nuda sei semplice come una delle tue mani,
liscia, terrestre, minima, rotonda, trasparente,
hai linee di luna, strade di mela,
nuda sei sottile come il grano nudo.
Nuda sei azzurra come la notte a Cuba,
hai rampicanti e stelle nei tuoi capelli,
nuda sei enorme e gialla
come l’estate in una chiesa d’oro.Nuda sei piccola come una delle tue unghie,
curva, sottile, rosea finché nasce il giorno
e t’addentri nel sotterraneo del mondo.come in una lunga galleria di vestiti e di lavori:
la tua chiarezza si spegne, si veste, si sfoglia
e di nuovo torna a essere una mano nuda.