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“La Speranza è quella cosa piumata”, la dolce poesia di Emily Dickinson

Questi versi tratti da "La Speranza è quella cosa piumata" di Emily Dickinson sono un ottimo modo per prepararsi psicologicamente ad affrontare le sfide della vita

Ci sono momenti in cui ci sentiamo insicuri di noi stessi; capita a tutti di non sentirsi pronti oppure, semplicemente, di sapere di non aver fatto abbastanza. A volte per superare un ostacolo abbiamo bisogno di un po’ di fortuna, oppure abbiamo bisogno semplicemente tranquillizzarsi per riuscire nelle nostre piccole imprese quotidiane. In ogni caso, questi versi tratti da La “Speranza” è quella cosa piumata di Emily Dickinson sono un ottimo modo per prepararsi psicologicamente ad affrontare una difficoltà.

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La poetessa statunitense Emily Dickinson ha scelto per anni di vivere in isolamento volontario, trovando ispirazione per poesie e versi tra i più belli di sempre

La Speranza è quella cosa piumata

La “Speranza” è quella cosa piumata –
che si viene a posare sull’anima –
Canta melodie senza parole –
e non smette – mai –

E la senti – dolcissima – nel vento –
E dura deve essere la tempesta –
capace di intimidire il piccolo uccello
che ha dato calore a tanti –

Io l’ho sentito nel paese più gelido –
e sui mari più alieni –
Eppure mai, nemmeno allo stremo,
ho chiesto una briciola – di me.

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L’augurio di buona fortuna

Emily Dickinson, , forse la più grande poetessa del XIX secolo, ha vissuto una vita che potremmo definire a scartamento ridotto. Tutta la sua esistenza si è svolta intra moenia, ossia tra le pareti della grande casa dei genitori in Massachusetts, dalla quale non si  è quasi mai allontanata, salvo alcune rarissime circostanze. Nella sua cameretta ella si dedicava all’unica, totalizzante passione: la poesia. Talmente era gelosa di sé stessa e dei suoi progetti letterari, che quasi nessuno poteva violare l’intimità della sua stanza. 

Una delle sue poesie più celebri è dedicata alla Speranza, rappresentata come un uccello paradisiaco che scende sulla terra e si posa sull’anima. Capita agli uomini di sentirsi bulimici di passato e anoressici di futuro. Questi versi – come i tanti altri che questa turista stanziale dell’esistenza ci ha lasciato – sono degli integratori di alimenti spirituali da inserire nella dieta della nostra anima.

Non abbiamo dati certi sulla composizione della poesia, che potrebbe anche essere un dono che la poetessa ha fatto a un amico per augurargli buona fortuna. Se così fosse, sarebbe bello sapere se questo accorato augurio ha avuto l’effetto sperato, anche se bastano questi versi a farci sentire fiduciosi e pronti ad affrontare ogni avversità.

 

 

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