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Halloween, 10 poesie e filastrocche dedicate alla notte delle streghe

La notte più spaventosa dell'anno sta arrivando. Ecco 10 poesie e filastrocche perfette per Halloween!

La notte più spaventosa dell’anno è arrivata. Negli ultimi tempi, Halloween è diventata una festività molto amata anche in Italia. Fra storie spettrali e riti che affondano le loro radici in tempi antichissimi, la celebrazione di Halloween ha diverse caratteristiche che la accomunano ad altre usanze europee tipiche del periodo dedicato alla memoria dei defunti: basti pensare al girovagare bussando di casa in casa in cerca di cibo, attività che in alcune zone del nostro paese è tipica di Ognissanti.

10 poesie e filastrocche da leggere ad Halloween

Per festeggiare Halloween fra grandi e piccini, vi proponiamo 10 poesie e filastrocche che parlano di streghe, mostri e fantasmi, a partire dall’estratto shakespeariano del “Macbeth” e dalla struggente lirica di Pessoa che ruota attorno alla figura del fantasma per esprimere il vuoto esistenziale, fino alle filastrocche più adatte ai bambini.

  

William Shakespeare, estratto di “Macbeth”, atto IV

Girate intorno al calderone e versatevi
le frattaglie avvelenate:
rospo ch’è stato trentuno nottate
e giorni sotto pietra gelata.

Tu veleno nel sonno essudato
bolli per primo nel brodo fatato.

Doppi, doppi fatica e duolo;
fuoco brucia, bolli paiolo.

Filetto di serpe di palude
mettilo a cuocere nel marciume.
Occhio di tritone, dito di rana,
pelo di nottola, lingua di cane,
forca di vipera e punta d’orbetto,
zampa di ramarro, ala di gufetto
per una fattura che faccia male
bolli e ribolli, brodo infernale.

Doppi, doppi, fatica e dolore;
fuoco brucia, bolli calderone.

Scaglia di drago, dente di lupo,
mummia di strega, gola e stomaco
d’uno squalo ben saziato,
ceppo di cicuta scavata
al buio, fegato d’ebreo blasfemo,
fiele di capra, semi di tasso
colti mentre la luna è in eclisse,
naso di turco, labbra di tartaro,
dito di bambinella strozzata
nata in un fosso da una puttana,
fanno il brodo fitto e sodo.

Metti ancora trippa di tigre
nella mistura del paiolo.

Doppia, doppia fatica e pena,
brucia fuoco, bolli pentola.

Raffreddate con sangue di babuino;
e la fattura è forte e fine.

  

Fernando Pessoa, Furtiva mano di un fantasma occulto

Furtiva mano di un fantasma occulto
fra le pieghe del buio e del torpore
mi scuote, e io mi sveglio, ma nel cuore
notturno non trovo gesto o volto.

Un antico terrore, che insepolto
porto nel petto, come da un trono
scende sopra di me senza perdono,
mi fa suo servo senza cenno o insulto.

E sento la mia vita di repente
legata con un filo di Incosciente
a ignota mano diretta nell’ignoto.

Sento che niente sono, se non l’ombra
Di un volto imperscrutabile nell’ombra:
e per assenza esisto, come il vuoto.

  

Corinne Albaut, Il vecchio fantasma

Col lenzuolo del letto a castello
mi travesto da fantasma,
e vado in giro così bel bello
faccio dei passi da ectoplasma.

Una notte, in un sogno ho incontrato
un vecchio fantasma consumato:
era il trisnonno del mio bisnonno
con il lenzuolo tutto bucato.
Così conciato faceva un po’ pena,
senza neppure la sua catena.

Pensa e ripensa, gli ho regalato
il lenzuolo a fiori di mia sorella.
Lui se n’è andato tutto contento,
mi ha dato in cambio una caramella.

  

Rita Sabatini, La notte di Halloween

Stanotte succedono delle cose strane…
Ci sono ragnetti di marzapane,
fantasmi di zucchero caramellato
e pipistrelli di cioccolato.

Ci sono zucche con gli occhi lucenti
e grandi bocche senza denti,
c’è una strega col pentolone
che fa una magica pozione,
ci sono caramelle e tanti dolcetti
per far felici tutti i bimbetti.

  

Janna Cairoli, Paura gigantesca

Paura gigantesca
paura appiccicosa
paura più assillante
di una mosca noiosa.
Paure che hai dentro
paure che hai fuori
paure che ti tengono
come i raffreddori.
Ce l’hanno proprio tutti,
non è escluso nessuno,
un po’ di tremarella
se la porta dietro ognuno.
Ce l’hanno i calciatori,
bagnini ed avvocati,
ce l’hanno i genitori,
bambini e fidanzati.
Allora come fare
come si fa a scocciare
la chiudi dentro un sacco
e poi la butti in mare?
Non esiste una ricetta
e neppure una magia
un poco di paura
ti tiene compagnia.

Scuri vampiri, occhi feroci,
maghi barbuti, orride voci.
Streghe nasone rimestan pozioni,
mostri tremendi a tutti i portoni.
Candele tremanti in zucche svuotate,
orchi, fantasmi e bacchette fatate.
Maschere brutte eppur divertenti
per spaventare amici e parenti
e fare scherzi in gran quantità
a chi dolcetti in casa non ha!

   

Roberto Piumini, Nella casa della paura

Nella casa della paura
sembra inchiostro l’acqua pura,
sembra un pipistrello un fiore,
i minuti sembrano ore.

Nella casa dello spavento
sembra molle il pavimento,
sembra un rospo la saliera,
un serpente la ringhiera.

Lunedì da casa mia
la paura è andata via
e le cose sembran cose
e le rose sono rose.

Martedì dalla mia casa
se n’è andato lo spavento:
cento amici l’hanno invasa,
han portato luce e vento!

  

Bruno Tognolini, Filastrocca paurosa

Scuri vampiri,occhi feroci maghi barbuti, orride voci.
Streghe nasone rimestan pozioni
mostri tremendi a tutti i portoni.
Candele tremanti in zucche svuotate,
orchi, fantasmi e bacchette fatate.
Maschere brutte eppur divertenti
per spaventare amici e parenti
e fare scherzi in gran quantità
a chi dolcetti in casa non ha!

Formula magica
contro i brutti sogni

Brutto sognaccio
Pauroso e tremendo
Te ne approfitti che stavo dormendo
Ma ora son sveglio
E ho aperto gli occhi
Vediamo se adesso mi tocchi!

   

Nella notte di Halloween

Notte buia notte scura
ora devi aver paura!
Notte buia di spavento
fuori soffia forte il vento!
Sulle ali di un pipistrello
io ti succhierò il cervello…

Coi denti di barracuda
mangerò la tua carne cruda,
con le spire di un pitone,
io ti mangio in un sol boccone.
Mentre serpi e sanguisughe
ti faran venire le rughe,
Se ti mordono i serpenti
ti verrà il mal di denti…

E coi morsi degli scorpioni
ti verranno dei bubboni…
Oramai è finita
sta allegro in questa vita,
non scappare resta qui
è solo la filastrocca di Halloween!

  

La zucca alla finestra

C’è una zucca alla finestra
Che mi guarda con aria mesta.

I suoi occhi son di fuoco
E mi fan tremare un poco.

Sulla bocca ha un ghigno strano
Lo osservo da lontano.

Sulla testa ha una parrucca
Più da mostro che da zucca.

Il suo naso è un buco nero
Ho paura per davvero.

Questa zucca terrificante
Fa tremar ogni passante.

Che davanti alla finestra
Passa il giorno della festa.

E al vederla tutti sanno
Che è la notte dell’inganno.

Quando scheletri e vampiri
Sono tutti su di giri.

Quando streghe e fantasmini
Fan paura ai bambini.

É la zucca di Halloween
Festeggiamo per benin!

   

Jolanda Restano, Halloween festa stregata

Halloween festa stregata
ci spaventa la nottata!
Tutti fuori a notte fonda
festeggiam con baraonda.
Streghe, maghi e fantasmini…
Dolci, frittelle, cioccolatini!

Che ricetta eccezionale!
Che nottata micidiale!
Tante maschere stregate;
tante facce spaventate;
tanti dolci nei pancini;
tante zucche in lumicini.

È una festa un po’ paurosa,
con fantasmi e streghe a iosa!
E con maghi e mostri a frotte
trascorriamo questa notte!

In questa notte di mostri e vampiri
qualcuno è in cerca di urla e sospiri,
li cerca ovunque, portato dal vento,
è il dispettoso fantasma Spavento.
Gira le case di tutti i bambini
alla ricerca di ghiotti dolcini.

Se non ne trova fa degli scherzetti,
togliendo calze e muovendo un po’ i letti.
Ma vi assicuro, è soltanto un burlone,
non è cattivo, ma cerca attenzione.
Se lasci un dolcetto sul tuo comodino.
Sarà felice… E vorrà darti un bacino.

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