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“Abbi cura di te”, lo straordinario invito di Susanna Tamaro ad amarsi

Fermiamoci e respiriamo. Ascoltiamo i segnali dell'universo. Ma soprattutto cerchiamo di avere cura di noi. In "Abbi cura di te", Susanna Tamaro ci insegna ad amarci.

“Abbi cura di te” è un poetico estratto del romanzo “Va’ dove ti porta il cuore“. Con questi versi, forse i più iconici dell’intero libro, Susanna Tamaro parla a ciascuno di noi con parole che risuonano semplici e cariche di energia positiva.

È un invito ad amare ma, soprattutto, ad amarci.

Cosa vuole dire “Abbi cura di te”

Con “Abbi cura di te”, la protagonista del romanzo di Tamaro parla alla sua giovane interlocutrice, la nipote.

Le lascia una preziosa eredità che rimbalza fino a noi. Questi versi sono un invito alla costanza, alla consapevolezza, alla cura del proprio io per essere in grado di curare il mondo.

Di “Abbi cura di te” colpisce che, pur trattando un tema tanto delicato e complesso, Susanna Tamaro riesca a trasmettere il messaggio con parole chiare e semplici, usando come metro di paragone ciò che accade in natura. L’equilibrio sembra essere la chiave di tutto.

Equilibrio e ascolto: senza questi due elementi, non esiste crescita.

Abbi cura di te…

Ogni volta in cui, crescendo, avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro se stessi, la prima e la più importante.

“Abbi cura di te” di Susanna Tamaro

Abbi cura di te…

Ogni volta in cui, crescendo, avrai voglia di cambiare le cose sbagliate in cose giuste, ricordati che la prima rivoluzione da fare è quella dentro se stessi, la prima e la più importante.
Lottare per un’idea senza avere un’idea di sé è una delle cose più pericolose che si possano fare.

Ogni volta che ti sentirai smarrita, confusa, pensa agli alberi, ricordati del loro modo di crescere.
Ricordati che un albero con molta chioma e poche radici viene sradicato al primo colpo di vento, mentre in un albero con molte radici e poca chioma la linfa scorre a stento.

Radici e chioma devono crescere in egual misura, devi stare nelle cose e starci sopra, solo così potrai offrire ombra e riparo, solo così alla stagione giusta potrai coprirti di fiori e di frutti.
E quando poi davanti a te si apriranno tante strade e non saprai quale prendere, non imboccarne una a caso, ma siediti e aspetta.

Respira con la profondità fiduciosa con cui hai respirato il giorno in cui sei venuta al mondo, senza farti distrarre da nulla, aspetta e aspetta ancora. Stai ferma, in silenzio, e ascolta il tuo cuore.
Quando poi ti parla, alzati e va’ dove lui ti porta.

“Va’ dove ti porta il cuore”, il libro di Susanna Tamaro

Un incidente, un ricovero, una vita che all’improvviso si fa più breve: quanti giorni restano a Olga, sola in casa con il cane Buck e i ricordi?

Abbastanza, pensa, per condensare quei ricordi in una lettera, da lasciare alla nipote impegnata in un viaggio americano. Queste pagine sono un diario, una confessione, un flusso di coscienza in cui Olga racconta, finalmente, una verità che ha al centro un’ammissione terribile: «Da quando sono nata ho detto una sola bugia. Con essa ho distrutto tre vite».

Riga dopo riga si dipana la sua storia segnata da conflitti e disillusioni: genitori duri e distanti, il matrimonio con un uomo anaffettivo, la guerra, gli scontri con la figlia Ilaria e la tragedia della sua morte prematura. Ma anche le gioie e le passioni, un grande amore clandestino e il legame più forte di tutti, quello con la nipote, la bambina a cui ha fatto da madre e che adesso sta cercando di ritrovare, da lontano, nella giovane donna che si è allontanata da lei.

Susanna Tamaro

Scrittrice di fama internazionale, Susanna Tamaro è una delle voci più amate del panorama letterario italiano dei nostri giorni.

L’autrice è nata a Trieste il 12 dicembre 1957. Di origini ebraiche per parte di madre, Tamaro è anche lontana parente di Italo Svevo. Le espressioni artistiche la appassionano da sempre.

L’autrice, infatti, studia cinematografia e si diploma in regia col cortometraggio d’animazione L’origine del giorno e della notte, tratto da un mito inca.

Dopo aver collaborato per breve tempo con la neonata Rai, Susanna Tamaro partecipa a un concorso di Marsilio per scrittori emergenti. Nasce così il libro che sancisce il suo esordio letterario: “La testa fra le nuvole”. Da quel lontano 1989, l’autrice ha scritto moltissime opere di grande successo. Prima fra tutte, “Va’ dove ti porta il cuore”, uscito nel 1994 e diventato un best-seller internazionale.

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