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“Senza il libro dell’autore non entri”, la polemica all’Istituto Alberti di Roma

In occasione di un'incontro sulla tecnologia, la preside ha invitato a presentarsi i soli studenti che hanno comprato il libro dell'ospite. Scoppia la polemica

MILANO – Un importante incontro sulla tecnologia all’Istituto d’istruzione superiore Leon Battista Alberti di Roma. Fin qui nulla da segnalare se non la bella iniziativa per parlare di uno temi d’attualità più importanti, ovvero se la tecnologia aiuta a vivere meglio o deteriora la nostra vita e i rapporti con le persone. Il problema è, invece, che non tutti vi potranno partecipare, ma solo coloro che avranno comprato il libro dell’ospite. La decisione della preside ha fatto scoppiare la polemica. Scopriamo insieme tutta la storia grazie al “Corriere della Sera“.

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IL FATTO – Lunedì all’Istituto arriverà il geologo Mario Tozzi che incontrerà i futuri geometri e periti aziendali per parlare di tecnologia come ha già fatto nel suo libro “Tecnobarocco“. Tutto normale se non fosse per una circolare pubblicata sul sito della scuola che recita, “solo ed esclusivamente che hanno acquistato il saggio sono invitati a partecipare al confronto con l’autore”. Tutti gli altri studenti sono, invece, invitati a frequentare le lezioni come in un giorno normale. Decisione della Preside Carolina Guardiani che è stata subito travolta dalle polemiche.

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LA POLEMICA – La Preside si è subito giustificata dicendo che ha avuto la possibilità di avere delle copie scontate del libro al costo di 12 euro e che ha proposto a tutti i docenti di comunicare questa possibilità ai ragazzi. Ha sottolineato, inoltre, che l’incontro è facoltativo. La preside si è giustificata con la ristretta disponibilità di posti dell’Aula magna (circa 70). “Non c’è alcuna discriminazione, voglio che gli studenti vadano all’incontro preparati, e poi, sinceramente, chi tra i ragazzi di oggi non ha 12 euro in tasca? ” Questa la dichiarazione che non ha fatto altro che aumentare le polemiche.

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LA REAZIONE DEI GENITORI – La reazione dei genitori non si è fatta attendere. La decisione è stata vista come un obbligo a comprare la copia del libro dell’autore che, però, si è detto estraneo, “Io non ho dato alcuna indicazione, nelle scuole si va per creare dibattito e non per vendere i libri”. Intanto nell’Istituto sono stati comprate 77 copie del libro e la polemica continua.
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