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Fabiana Fiengo, l’arte di illustrare al femminile

Abbiamo intervistato la giovane disegnatrice che si è occupata delle vignette dell'adattamento de "I Bastardi di Pizzofalcone", diventata un fumetto per Sergio Bonelli

MILANO – Crescono le “quote rosa” nel mondo dell’illustrazione italiana, grazie a Fabiana Fiengo. La giovane disegnatrice si è occupata dei disegni delle tavole del primo volume de “I Bastardi di Pizzofalcone”, adattamento del primo romanzo della serie poliziesca inaugurata dallo scrittore napoletano Maurizio De Giovanni nel 2013. L’abbiamo intervistata in occasione della Festa della Donna.

Come nasce la tua passione per il disegno? Quando hai capito che sarebbe potuta essere una professione? 

Fin da piccola ho sempre amato disegnare, era il mio passatempo preferito! Così, quando ho iniziato l’università, mi sono iscritta anche alla Scuola Italiana di Comix e nel corso del tempo mi sono resa conto che mi attirava di più l’attività di fumettista piuttosto che quella di filologa classica. Ho iniziato a constatare che il disegno potesse diventare un vero e proprio mestiere quando, nel corso del tempo, sono arrivati i primi lavoretti. Poi, con perfetta sincronia, subito dopo la laurea mi si è presentata questa splendida occasione di lavorare ai Bastardi e lì non ci sono stati più dubbi!

Ci puoi elencare le diverse fasi che portano alla realizzazione delle tavole che poi i lettori vedranno in edicola/libreria?

Si parte dalla lettura della sceneggiatura per farsi un’idea delle varie situazioni da rappresentare. Poi si passa alla fase del layout, ovvero la bozza preparatoria di quella che sarà la tavola finale. Quindi, si disegnano le varie vignette e quando si è abbastanza convinti del risultato, si procede a chinare e a ripulire il disegno.

Ci sono delle regole, generali o soggettive, che ci si prefissa?

Innanzitutto, bisogna cercare di rispettare i tempi. Io ad esempio, mi preparo una scaletta, che puntualmente non riesco a rispettare! Non ci sono vere e proprie regole, tuttavia penso che sia importante per un disegnatore attenersi il più possibile al lavoro degli sceneggiatori.

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Fabiana Fiengo – I bastardi di Pizzofalcone

Quanto è importante nel tuo lavoro l’empatia con il sceneggiatore della storia?

Molto. Il lavoro deve procedere speditamente, ma anche piacevolmente. È importante, infatti, ai fini della realizzazione di un buon prodotto, scambiarsi pareri, chiedere consigli o anche proporre differenti soluzioni. Io, ad esempio, mi sono trovata benissimo con i miei sceneggiatori, Paolo Terracciano e Claudio Falco.

Cosa ti senti di consigliare ai giovani che vogliono, come hai fatto tu, fare del loro talento di disegnatori una professione? 

Direi che è molto utile cercare di sviluppare la propria immaginazione attraverso tutti i canali volti all’arricchimento culturale e visivo: leggere libri e fumetti, andare alle mostre, giocare ai videogiochi, vedere film e cartoni animati, etc. Più nel particolare, è importante esercitarsi col disegno dal vero e, in generale, studiare con impegno, come per tutte le discipline in cui ci si vuole realizzare.

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