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A Roma nascerà un Istituto Centrale dell’Archeologia

L'Ica sarà un luogo di raccordo delle missioni di scavo italiane e di valorizzazione della disciplina archeologica

MILANO – A Roma nascerà un Istituto Centrale dell’Archeologia: l’Ica sarà un luogo di raccordo delle missioni di scavo italiane e di valorizzazione della disciplina che ancora mancava in Italia. Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini lo ha dichiarato in risposta alle critiche contro la sua riforma che accorpa le 17 soprintendenze archeologiche con quelle che tutelano il paesaggio e le belle arti. Questo accade negli stessi giorni in cui gli archeologi protestano la mancata tutela per la loro professione.

LE SOPRINTENDENZE – Sulle pagine di Repubblica il ministro Dario Franceschini difende la tanto contestata riforma, sostenendo che le soprintendenze non sono state cancellate ma “razionalizzate” con un prefetto che non sostituisce il soprintendente. Per quanto riguarda invece il personale le 500 assunzioni copriranno i posti vacanti poi arriverà più avanti un altro concorso. A chi lo accusa di aver cancellato 17 soprintendenze Franceschini risponde “ne ho create 41 nuove, 39 uniche più due speciali, cioè Roma e Pompei”.

IL PREFETTO – Franceschini ha chiarito che il prefetto ha una funzione di coordinamento delle strutture territoriali dello Stato, senza sostituire il soprintendente. L’ottica della riforma è quella di alleggerire e facilitare le procedure burocratiche. L’esempio riportato dal ministro, accusato di indebolire le soprintendenze, è quello della Lombardia che ora ne ha quattro per controllare così un territorio più piccolo.

 

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