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Una dieta ricca di Omega 3 migliora le capacità di lettura dei bambini

Abbiamo spesso trattato delle varie difficoltà che i bambini riscontrano nella lettura, e le possibili cause e soluzioni. Tuttavia non si è mai pensato di indagare nella dieta dei piccoli lettori...

Una recente ricerca condotta dalla Oxford University ha rivelato come un adeguato apporto di Omega 3 aiuti i bambini a migliorare la concentrazione e a superare le difficoltà nella lettura

MILANO – Abbiamo spesso trattato delle varie difficoltà che i bambini riscontrano nella lettura, e le possibili cause e soluzioni. Tuttavia non si è mai pensato di indagare nella dieta e nelle abitudini alimentari dei piccoli lettori. Uno studio condotto dalla Oxford University e pubblicato recentemente sul magazine Science Daily ha dimostrato invece come vi sia una diretta connessione tra lo scarso livello  nel sangue di acidi grassi essenziali Omega 3, contenuti in diversi alimenti, e le difficoltà nella lettura riscontrate da alcuni bambini.


L’IMPORTANZA DEGLI OMEGA 3
– Gli acidi grassi Omega3 sono nutrienti importanti per il corretto sviluppo di tutto il sistema nervoso sin dal ventre materno. Diverse ricerche hanno dimostrato anche che, dopo la nascita, queste molecole sono essenziali per il buon funzionamento cerebrale, nonché per il corretto mantenimento delle funzioni cardiache e di  quelle del sistema immunitario. Gli Omega 3 si trovano principalmente in alcuni alimenti, uno su tutti il pesce, ed in misura minore in uova e noci.


LA RICERCA E I SUOI RISULTATI
– La ricerca è stata condotta dalla Oxford University  su un campione di 493 bambini di età compresa tra i 7 e i 9 anni. L’esperimento ha previsto che venissero somministrati ai bambini una dose quotidiana di 600 mg di DHA. Tutti i partecipanti coinvolti nello studio godevano di un ottimo stato di salute, ma avevano dimostrato particolari difficoltà nella lettura. In particolare, a scuola ottenevano sempre punteggi al di sotto della norma nelle prove di lettura. La somministrazione, proseguita per quattro mesi, ha permesso di migliorare notevolmente i risultati dei bambini con difficoltà. E’ stato inoltre osservato come i miglioramenti siano stati più marcati in tutti quei soggetti che dimostravano maggiori criticità.


LA SCARSITA’ DI OMEGA 3 PORTA A DIFFICOLTA’ DI LETTURA E CONCENTRAZIONE
– In tutti i bambini sottoposti al test era stato riscontrato un basso livello di Omega 3 nel sangue, addirittura ad un livello inferiore rispetto al valore indicato dai medici come indispensabile per il corretto funzionamento cardiovascolare.  Gli stessi genitori hanno ammesso che la dieta dei propri figli non prevedeva, se non saltuariamente, alimenti che contenessero Omega 3. Tutte le diete indicano infatti come necessario mangiare almeno due porzioni di pesce alla settimana per garantire all’organismo il giusto apporto di Omega 3. Un adeguato livello di Omega 3 nel sangue, oltre a favorire l’apprendimento e la concentrazione nei bambini, è utile anche a prevenire e combattere alcuni disturbi legati alla lettura, uno tra tutti la dislessia.

29 settembre 2013

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