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To be continued, il primo marchio editoriale interamente dedicato a Jane Austen

La sua prima collana dedicata agli spin off, sequel e prequel delle opere di Jane Austen, tradotti in italiano. E' questo ''To be continued''...
Una delle ragazze creatrici del marchio, Daniela Mastropasqua, ci spiega l’entusiasmo e le difficoltà incontrate nella realizzazione del marchio editoriale dedicato all’autrice di Orgoglio e Pregiudizio
 

MILANO – La sua prima collana dedicata agli spin off, sequel e prequel delle opere di Jane Austen, tradotti in italiano. E’ questo “To be continued”, il progetto messo in piedi da tre ragazze, dedicato all’autrice di Orgoglio e Pregiudizio. Daniela Mastropasqua, una delle ideatrici, spiega l’entusiasmo e le difficoltà incontrate nel corso del progetto.

Perché realizzare un marchio editoriale dedicato a Jane Austen?
L’idea di realizzare un marchio dedicato a Jane Austen nasce dalla volontà di dar voce a quella che è una vera e propria passione che accomuna tantissime janeites nel mondo e fortunatamente anche in Italia. Sono tante le associazioni culturali, i circoli di lettura e i fans club dedicati all’autrice e il bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio ha dimostrato come un libro di duecento anni può ancora oggi appassionare e incantare. Infine, personalmente volevo fare un omaggio a mio modo a un’autrice con la quale sono cresciuta.

Cosa ha rappresentato all’interno del panorama letterario mondiale?
Jane Austen è tra le autrici più famose e conosciute al mondo. La sua penna è riuscita a descrivere cose che probabilmente non aveva mai visto ed emozioni che forse non aveva mai provato e lo fa in un modo che risulta ancora attuale e che arriva senza difficoltà a colpire il cuore delle adolescenti moderne. Spontaneità, ironia e immediatezza sono i primi agettivi che mi vengono in mente quando si tratta di descrivere il suo stile narrativo. E poi, ci sarà un motivo se nel 1996 Vanity Fair l’ha definita ‘the hottest writer in the show business’.

Nonostante la crisi che sta colpendo anche i grossi colossi editoriali, il vostro progetto e ammirevole. Come avete fatto a sostenere la partenza? Quali sono i primi riscontri del pubblico?
Con sacrifici e tanta forza di volontà. Abbiamo realizzato il primo libro senza nessuno che credesse in noi, lavorando senza compenso solo per noi stesse, per un progetto in cui credevamo che mano mano prendeva forma. Siamo ben  lontane dal poter definirci soddisfatte, per lo più siamo ancora delle sogratrici sconosciute… però ricevere anche la singola mail di una lettrice che ci scrive ‘non vedo l’ora che pubblicherete un altro libro, grazie per il vostro lavoro’, credo che sia semplicemente impagabile.

Quali sono i vostri progetti futuri, per continuare a promuovere la casa editrice?
L’unico progetto futuro è quello di continuare a crederci: lavorare credendo in quello che facciamo. Ci teniamo molto ad essere riconosciute per professionalità e passione, credo che il resto verrà da sé.

15 giugno 2013

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