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“Sui gatti”, il libro di Charles Bukowski sulle “piccole tigri”

Oggi si celebra la Giornata Nazionale del Gatto. Il libro con cui vi auguriamo il buongiorno, "Sui gatti" di Charles Bukowski, non poteva che essere dedicato alle "piccole tigri" che ci fanno compagnia ogni giorno.

Il 17 febbraio si celebra la Giornata Nazionale del Gatto, un’occasione per riflettere sull’importanza degli amici felini che ci accompagnano nelle nostre giornate e ci fanno sentire meno soli.

Il libro di cui vi parliamo oggi si intitola “Sui gatti” ed è stato scritto da Charles Bukowski, che al suo interno ha raccontato la sua affinità con i piccoli felini e tanti aneddoti curiosi e divertenti su di essi.

“Sui gatti”

Charles Bukowski ha amato molto: le donne, l’alcol, i libri e la scrittura, il gioco d’azzardo… In queste pagine scopriamo un’altra passione del cantore del lato oscuro ¬dell’America: i gatti. Maestose e bellissime, le «piccole tigri» hanno sempre affascinato Bukowski, che con i gatti ha scelto di condividere l’esistenza, lasciando che camminassero sui tasti della macchina da scrivere e che fossero testimoni compiaciuti delle sue sbronze e delle sue scorribande – letterarie e non.

Lo scrittore descrive i felini come fieri combattenti, cacciatori spietati, maestri nell’arte della sopravvivenza, animali che sanno come dare e pretendere -rispetto, senza mai tradire la loro vera natura, indipendente, ribelle e un po’ cinica, proprio come quella di Bukowski. Questo libro, che attinge direttamente alla fonte dei manoscritti originali dell’autore, è il racconto autentico e intimo della vita selvatica e indomabile di uno scrittore di culto.

La Giornata Nazionale del gatto

La Giornata Nazionale del Gatto è una delle molteplici ricorrenze istituite per celebrare i gatti e la loro presenza nella nostra vita. La data prescelta, il 17 febbraio, è altamente simbolica: i gatti, infatti, sono stati ritenuti per lungo tempo delle creature di indole malvagia, legati alla stregoneria, alla cattiva sorte e al demoniaco. Basti pensare a tutte quelle immagini negative che hanno a che vedere col gatto nero.

Per sfatare il mito e superare l’accezione negativa affibbiata alla figura del gatto, il giorno prescelto per la ricorrenza nazionale è proprio il 17, numero che associamo alla sventura e al soprannaturale, di febbraio, mese tradizionalmente associato alle streghe e al loro ambiguo potere.

Chi è Charles Bukowski

Henry Charles Bukowski Jr. nasce ad Andernach, in Germania, nel 1920, da padre statunitense e madre tedesca. Noto anche con il nome del suo alter-ego letterario, Henry Chinaski, Charles Bukowski è autore di numerose opere, fra cui romanzi, racconti e poesie. Le sue opere più famose ed amate dai lettori sono “Post office” e “Taccuino di un vecchio sporcaccione“. I suoi versi, che spopolano da anni sul web, attraggono, affascinano e avvicinano i giovani al mondo della poesia.

Charles Bukowski viene associato alla corrente del cosiddetto “realismo sporco”, sviluppatasi negli Stati Uniti fra gli anni ’60 e gli anni ’80 del Novecento e di cui fa parte anche Raymond Carver.

La produzione di Bukowski è estremamente legata all’ambientazione statunitense. Nonostante sia nato in Gemrnai, infatti, il piccolo Charles si trasferisce con i genitori negli Stati Uniti all’età di 3 anni. Los Angeles resterà sempre il luogo delle narrazioni dell’autore, affascinato ed anche deluso da ciò che la città gli ha offerto. Dopo essersi diplomato, Bukowski segue dei corsi di arte, giornalismo e letteratura.

Comincia a scrivere all’età di 24 anni. Non smette più fino alla morte, producendo innumerevoli opere fra cui molti racconti brevi, caratterizzati da una realistica asciuttezza. A partire dal 1960 lavora negli Uffici Postali della città, e nel 1962 resta traumatizzato dalla morte della donna che ama, Jane Cooney Baker.

Da questo tragico avvenimento hanno origine strazianti racconti e poesie che sprigionano il dolore di una vitalità e di un amore perduti per sempre. Nel 1969 Bukowski abbandona il lavoro alle poste per scrivere a tempo pieno, spinto dall’offerta dell’editore “Black Sparrow”. La fama continua a crescere e la vita dell’uomo diviene sregolata, strabordante di vizi e sregolatezza: l’alcol, il fumo e il sesso diventano un grande topos della sua produzione letteraria.

Nel 1988 si ammala di tubercolosi, ma continua a scrivere, instancabile. Muore il 9 marzo 1994, stroncato da una leucemia fulminante.

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