Sei qui: Home » Libri » Se noi scrittori comprassimo (e leggessimo) i libri degli altri…

Se noi scrittori comprassimo (e leggessimo) i libri degli altri…

Riflettevo. I miei romanzi sono pubblicati da una casa editrice ventennale che, partendo dal territorio, conquista importanti risultati. Giorno dopo giorno, sacrificio dopo sacrificio...

Riflettevo.
I miei romanzi sono pubblicati da una casa editrice ventennale che, partendo dal territorio, conquista importanti risultati. Giorno dopo giorno, sacrificio dopo sacrificio.

L’altra sera ero in libreria, ed ho acquistato due titoli editi dal mio stesso editore. Sono nuovi, appena usciti. Freschi di stampa, si direbbe.
Quand’ero alla cassa mi sono silenziosamente domandata: “E se ognuno di noi (mi riferisco agli autori) acquistasse – con i propri tempi – il libro degli altri?

In questi due anni di esperienza /gavetta nel mondo dei libri e dell’editoria, ho fatto mio il principio secondo cui gli autori e l’editore: crescono insieme, camminano insieme, inciampano e si rialzano insieme. Senza mai perdere di vista il libro, è chiaro!
Seguendo questo concetto, mi sono convinta che tra gli autori e l’editore si debba creare un legame di fiducia e aiuto reciproco.
Attraverso le pagine di ogni libro ci si può arricchire.

L’idea di una casa editrice che somiglia ad una famiglia è certamente romantica, però non la trovo irrealizzabile. Perlomeno non in realtà editoriali come la mia.
Dunque: acquistiamo libri e – noi scrittori per primi – sosteniamoci tra noi!
Solo così una casa editrice può crescere, e noi con lei.

10 luglio 2013

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione Riservata